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MOGADOR

di Augustin Bernard - Enciclopedia Italiana (1934)
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MOGADOR (A. T., 112)

Augustin Bernard

Porto del Marocco meridionale situato sulla costa atlantica a 4 km. a N. della foce dell'Oued Ksob. La baia, protetta a O. da un isolotto che dista 1 km. dalla riva, a N. dal prolungamento del piccolo promontorio di arenaria tenera su cui sorge la città, è invece aperta ai venti di SO.; l'ancoraggio è mediocre e la rada spesso impraticabile. La città, costruita nel sec. XVIII dall'architetto francese Cornut su una lunga e stretta penisola, presenta un aspetto regolare che contrasta singolarmente con quello degli altri centri marocchini. Mura rettilinee recingono la città e mura interne separano i vari quartieri, tra i quali un importante mellah o quartiere ebraico. Le dune che circondano la città le dànno un aspetto sahariano. Il clima è uniforme; la temperatura oscilla tra l'inverno e l'estate dai 15° ai 25°; l'atmosfera è carica di sabbia sollevata dal vento.

Mogador deve il suo nome (attraverso una trascrizione deformante spagnola o portoghese) a Sidi Mogdn̄l, santo protettore della città; fondata nel 1765 da Mohammed ibn ‛Abdallāh durante la rivolta di Agadir, il sultano le concesse privilegi ed esenzioni per attirarvi i commercianti europei. Dopo la battaglia d'Isly (1844) il principe di Joinville bombardò la città e s'impadronì dell'isolotto situato all'entrata del porto.

La popolazione di Mogador è di 14.491 abitanti, dei quali 8116 musulmani, 5468 Israeliti e 907 Europei (dei quali 744 Francesi). La percentuale degli Ebrei rispetto ai musulmani è una delle più elevate tra le città marocchine, benché numerosi Israeliti si siano trasferiti in questi ultimi anni a Casablanca. La città è in decadenza che sembra si debba accentuare con l'apertura d'Agadir al commercio estero. Il numero degli abitanti dal 1926 al 1931 è diminuito di 3910, dei quali 2262 Israeliti. Il traffico, che nel 1929 fu di 60.000 tonnellate, è disceso a 33.000 tonnellate nel 1930, a 24.000 nel 1931. Nel 1931 il valore delle importazioni fu di 33 milioni, quello delle esportazioni (mandorle e crine vegetale) di 18 milioni.

Vedi anche
Agadir Città del Marocco sud-occidentale (608.600 ab. nel 2004), sull’Atlantico. Fu fondata con il nome di Porto Santa Cruz e fortificata dai Portoghesi nel sec. 16°, poi (1536) conquistata dai Marocchini. Notevole porto peschereccio; attivo centro commerciale (cereali, frutta e cotone) con attività industriali ... Marocco Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; a N si affaccia sul Mediterraneo e a NO, largamente, sull’Oceano Atlantico; capitale Rabat. 1. Caratteristiche ... Sahara (arabo aṣ-Ṣaḥrā’) Il più vasto deserto del globo, che si estende attraverso l’intero continente africano dall’Atlantico al Mar Rosso, appena interrotto dalla stretta fascia irrigata dalle acque del Nilo, per una lunghezza di circa 4000 km in senso O-E e per una larghezza di 1500-2000 km in senso meridiano. ... porto Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le riparazioni di cui possono aver bisogno, sia per compiervi le operazioni inerenti allo svolgimento dei ...
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