Uomo politico congolese (Musumba, Katanga, 1919 - Algeri 1969). Di famiglia benestante, membro (1951-54) del consiglio provinciale del Katanga (od. Shaba), nel 1959 divenne presidente della Confederazione delle società tribali del Katanga, partito sostenuto dai Lunda e dai Belgi, proprietarî delle ricche miniere della regione. Nel luglio 1960, pochi giorni dopo la proclamazione d'indipendenza dell'ex Congo Belga, T., contrario alla politica centralista del primo ministro P. Lumumba (v.), proclamò la secessione del Katanga. Eliminato Lumumba, con l'assistenza finanziaria e militare belga e ldi mercenarî bianchi T. tenne testa al governo congolese per quasi tre anni. L'intervento di truppe dell'ONU (genn. 1963) e la mancanza di riconoscimento internazionale alla repubblica katanghese indussero infine T. a fuggire in Spagna. Richiamato in patria dal presidente J. Kasavubu per guidare un esecutivo di unità nazionale (1964), dovette affrontare una rivolta scoppiata nella regione orient. del paese, repressa col ricorso a mercenarî e soldati belgi. Accusato di perseguire una politica di parte e di voler rovesciare il presidente, nel 1965 T. fu destituito e riparò nuovamente in Europa. Condannato a morte in contumacia, nel 1967 fu rapito, condotto in Algeria e ivi detenuto sino alla morte, nonostante le richieste di estradizione delle autorità congolesi.