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MOKALLA

Enciclopedia Italiana (1934)
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MOKALLA (al-Mukallā: A. T., 91)


La città rivierasca più importante della costa araba meridionale dopo Aden, capitale dell'omonimo sultanato, a 14° 31′ N. e 49° 7′ E.; è costruita parte su un piccolo promontorio roccioso, parte a nord di questo, sulla riva nord-orientale della baia di Mokalla, alla base di una dorsale collinare di calcari rossastri (m. 91), sormontata da quattro bianche torri. La sezione settentrionale del centro è chiusa da un muro con una sola porta di entrata. I palazzi del sultano si estendono maestosi sul mare e fanno singolare contrasto con le miserabili capanne vicine; le costruzioni del quartiere meridionale sono in gran parte in pietra, più moderne. La popolazione del centro fu calcolata intorno ai 10.000 ab. nel 1931. Le immediate vicinanze di Mokalla sono sterili e desolate, ma a un paio di km. verso l'interno si estendono numerosi giardini, di proprietà del sultano, irrigati da un ruscello, che scorre in mezzo a palme dattilifere: parte delle sue acque, captate alla sorgente, alimentano la città. Mokalla è servita da linee regolari di navigazione con Aden, con i porti indiani e con quelli del Golfo Persico e ha un attivo traffico di cabotaggio. Le esportazioni riguardano principalmente gomma, pelli, senna e modeste quantità di caffè; le importazioni, cotonate, metalli, riso, vengono da Bombay; caffè, mais, miglio, da Aden. Quando soffia il monsone di SO., parte del movimento commerciale si porta a Bandar Burum, che per la sua posizione presenta in quella stagione un più sicuro ancoraggio.

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