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molecola di costimolazione

di Mauro Capocci - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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molecola di costimolazione

Mauro Capocci

Queste molecole sono espresse sulla superficie delle cellule del sistema immunitario, stimolando l’attivazione dei linfociti T. L’attivazione avviene principalmente con il riconoscimento delle molecole MHC combinate con le proteine antigeniche esposte sulla membrana delle APC. La costimolazione, la cui importanza è stata notata più recentemente, è invece dovuta all’interazione tra molecole presenti sulle superfici delle cellule con l’antigene (Antigen-presenting cells, APC: cellule dendritiche, macrofagi, linfociti B) e i linfociti T. La costimolazione è fondamentale per la proliferazione e il differenziamento delle cellule T e quindi per la risposta immunitaria: infatti, la stimolazione dei linfociti T senza costimolazione può sfociare nell’inattivazione funzionale o nella morte della cellula. Un processo simile può inoltre portare allo sviluppo di una tolleranza immunitaria nei confronti di un antigene specifico. Una delle molecole di costimolazione più importanti e studiate è la CD28, una proteina di superficie dei linfociti T che fa da recettore per le proteine CD80 e CD86 presenti sulle APC, e la cui costimolazione induce la produzione di interleuchine che promuovono numerosi processi immunologici. Proprio per l’importanza dei processi di costimolazione nella modulazione della risposta immunitaria, sono allo studio diversi farmaci che intervengano su di essi, con molecole capaci di inibire o di promuovere alcune risposte. Un inibitore della molecola di costimolazione CTLA-4, per es., è attualmente in sperimentazione come sostitutivo dei normali farmaci immunosoppressivi utilizzati per i trapianti d’organo, mentre un farmaco con simile attività è già approvato per la terapia dell’artrite reumatoide.

→ Immunologia

Vedi anche
antigene Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un antigene dipende da un particolare sito della sua superficie denominato epitopo o determinante antigenico; ogni antigene ne può avere più di uno, identici fra ... interleuchine Piccole molecole appartenenti alla classe delle citochine, in grado di influenzare eventi biologici che avvengono localmente o a distanza. ● Durante lo sviluppo del sistema immunitario, le cellule T e i monociti hanno acquisito la capacità di secernere questi mediatori cellulari solubili di natura polipeptidica, ... linfocito (o linfocita) Tipo di cellula prodotta dal tessuto linfoide che passa nel sangue, di cui rappresenta la forma matura di uno dei 3 tipi di elementi corpuscolati della serie bianca (➔ leucocito). I linfocito svolgono un ruolo primario nella risposta immunitaria e presentano diverse funzioni nel controllo ... xenotrapianto In biologia e chirurgia, il trapianto eseguito con l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente. Gli studi degli anni 1990 hanno portato a considerarlo uno degli approcci più promettenti per il trattamento di gravi patologie nell’uomo. I trapianti di organi ...
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Vocabolario
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