molecola di costimolazione
Queste molecole sono espresse sulla superficie delle cellule del sistema immunitario, stimolando l’attivazione dei linfociti T. L’attivazione avviene principalmente con il riconoscimento delle molecole MHC combinate con le proteine antigeniche esposte sulla membrana delle APC. La costimolazione, la cui importanza è stata notata più recentemente, è invece dovuta all’interazione tra molecole presenti sulle superfici delle cellule con l’antigene (Antigen-presenting cells, APC: cellule dendritiche, macrofagi, linfociti B) e i linfociti T. La costimolazione è fondamentale per la proliferazione e il differenziamento delle cellule T e quindi per la risposta immunitaria: infatti, la stimolazione dei linfociti T senza costimolazione può sfociare nell’inattivazione funzionale o nella morte della cellula. Un processo simile può inoltre portare allo sviluppo di una tolleranza immunitaria nei confronti di un antigene specifico. Una delle molecole di costimolazione più importanti e studiate è la CD28, una proteina di superficie dei linfociti T che fa da recettore per le proteine CD80 e CD86 presenti sulle APC, e la cui costimolazione induce la produzione di interleuchine che promuovono numerosi processi immunologici. Proprio per l’importanza dei processi di costimolazione nella modulazione della risposta immunitaria, sono allo studio diversi farmaci che intervengano su di essi, con molecole capaci di inibire o di promuovere alcune risposte. Un inibitore della molecola di costimolazione CTLA-4, per es., è attualmente in sperimentazione come sostitutivo dei normali farmaci immunosoppressivi utilizzati per i trapianti d’organo, mentre un farmaco con simile attività è già approvato per la terapia dell’artrite reumatoide.