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MOLIBDENITE

di Alberto Pelloux - Enciclopedia Italiana (1934)
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MOLIBDENITE

Alberto Pelloux

. Minerale costituito da MoS2 con Mo - 59,95, S = 40,05%. Esso cristallizza nell'esagonale in una classe non ben determinata con rapporto a: x= 1:1,9077 (Brown) in cristalli tabulari secondo la base, spesso in lamine assai sottili o in gruppi a rose o anche in cristalli prismatici, tozzi o leggermente affusolati. Ha sfaldatura distinta secondo la base. Più spesso la molibdenite si trova in masse lamellari. La durezza va da 1 a 1,5, il peso specifico da 4,7 a 4,8; il colore è grigio plumbeo un poco azzurrastro, la lucentezza metallica, la scalfittura su porcellana non verniciata, grigio verdastra. Untuosa al tatto, si distingue dalla grafite per il maggiore peso specifico e per i caratteri chimici. Il minerale è infusibile al cannello e, ridotto in polvere, riscaldato sul carbone, svolge anidride solforosa e produce un sublimato cristallino di ossido molibdico, giallo a caldo e bianco a freddo. Questo, sublimato alla fiamma riducente, diventa azzurro. Decomposta dall'acido nitrico, la molibdenite lascia un deposito grigio di ossido molibdico.

Prodotto di alterazione della molibdenite è la ferro-molibdite (impropriamente molibdite o molibdenocra) minerale terroso o in fibre setacee di un bel colore giallo zolfo, che per molto tempo fu creduto ossido di molibdeno, di composizione ancora incerta.

I giacimenti di molibdenite sono generalmente connessi a rocce eruttive acide, come granito, sienite, pegmatite, ecc., nelle quali il minerale è associato di frequente a quelli di stagno, wolframio, bismuto e anche a calcopirite, pirite e galena; non mancano però esempî di giacimenti in rocce metamorfiche, specialmente gneiss e micascisti, e anche sedimentarie, come calcari, arenarie e conglomerati. Ora il minerale è disseminato nelle rocce anzidette, ora invece concentrato in masse anche di notevoli dimensioni come in alcune miniere della Norvegia, o contenuto in vene, in generale di quarzo, che le attraversano.

I più importanti giacimenti di molibdenite, dal punto di vista industriale, sono quelli dell'Australia (Queensland, Nuova Galles del Sud e Victoria), degli Stati Uniti (Colorado, Arizona, Nuovo Messico, California, Washington e Montana), del Canada (Ontario, Ottawa, Quebec, Columbia Britannica) e della Norvegia meridionale. I più notevoli cristalli provengono dal Canada (Renfrew Co., Ontario), dal Queensland, dall'isola di Madagascar (Tongafeno) e bellissimi se ne trovarono anche nella miniera di Gonnosfanadiga in Sardegna. In quest'ultimo giacimento, che è il più importante fra quelli italiani, la molibdenite si trova in vene di quarzo che attraversano il granito e gli scisti metamorfici sovrastanti nella regione di Riu Planu is Castangias. Altre località sarde in cui la molibdenite diede luogo a lavori di ricerca sono quelle di Sarroch e di Villa d'Orri a ovest di Cagliari e di S. Giorgio nel Sarrabus mentre in altri luoghi non si trovò che in tracce, come nel granito di Villanova (Ogliastra) e di Berchidda (Gallura). Nella penisola di trovò molibdenite a Traversella (Ivrea) dentro alla diorite, a Macchetto (Biellese) nel quarzo, in varî punti del massiccio del M. Bianco, ora nel quarzo e ora nel granito, nel porfido di Cuasso al Monte (Varese), nella trachite di Zovon (Euganei). Infine, insieme a blenda e galena, in alcuni blocchi di calcare metamorfico del M. Somma (Vesuvio). In tutte queste località la molibdenite non presenta che interesse scientifico. A Bivongi (Reggio di Calabria) invece, dove il minerale è in un giacimento simile a quello di Gonnosfanadiga, se ne ebbe una limitata produzione. La molibdenite di rado si trova in condizioni tali da essere industrialmente coltivabile, malgrado il suo notevole valore commerciale. Essa rappresenta il minerale più importante per l'estrazione del molibdeno, ma una parte di questo metallo, oggi principalmente assorbito dall'industria siderurgica, viene anche ricavata dal molibdato di piombo (wulfenite).

Insignificante prima del 1900, la produzione mondiale della molibdenite nel 1929 corrispondeva a circa 17.000 tonnellate di molibdeno metallico complessivamente ottenuto da questo minerale.

Vedi anche
molibdeno Elemento chimico, metallo di colore grigio argenteo simile a quello del piombo, di simbolo Mo, numero atomico 42, peso atomico 95,94, del quale sono noti numerosi isotopi naturali (con numero di massa 92, 94, 95, 96, 97, 98, 100); nel sistema periodico degli elementi fa parte del gruppo 6A (insieme a ... scheelite Minerale, wolframato di calcio, CaWO4, tetragonale, con colore molto variabile dal verde al grigio, al giallastro, al bruno e all’arancio vivo. Si rinviene in filoni di origine pneumatolitica-idrotermale, ma più spesso forma dei giacimenti metasomatici di contatto entro rocce calcaree, associato a wolframite, ... renio Elemento chimico, simbolo Re, numero atomico 75, peso atomico 186,21, di cui sono noti due isotopi naturali 185Re (abbondanza relativa 37,1%) e 187Re (abbondanza relativa 62,9%) e vari isotopi artificiali. Fu scoperto da W. Noddack e I. Tacke (1925) in alcuni minerali manganesiferi della Norvegia, ma ... litantrace Tipo di carbon fossile; è il più noto, diffuso e utilizzato combustibile fossile. Di colore nero lucente, più o meno compatto, è generalmente povero di sostanze bituminose e di sostanze minerali (ceneri); contiene dal 74 al 93% di carbonio, con una media dell’82%. Se ne distinguono diverse varietà, ma ...
Altri risultati per MOLIBDENITE
  • molibdenite
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    molibdenite [Der. di molibdeno] [GFS] Nella geologia, minerale esagonale, solfuro di molibdeno (MoS₂), con lucentezza metallica e color grigio piombo con riflessi azzurri, tenero e untuoso al tatto (per cui viene usato anche come lubrificante solido), molto importante per l'estrazione del molibdeno.
Vocabolario
molibdenite
molibdenite s. f. [der. di molibdeno, col suff. mineralogico -ite]. – Minerale esagonale, solfuro di molibdeno, a lucentezza metallica e color grigio piombo con riflessi azzurri, tenero e untuoso al tatto (per cui viene usato anche come...
molibdèno
molibdeno molibdèno s. m. [lat. scient. Molybdenum, dal lat. class. molybdaena «piombaggine», gr. μολύβδαινα, der. di μόλυβδος «piombo», così detto perché il suo principale minerale, la molibdenite, ha il potere, come il piombo, di segnare...
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