molibdeno
molibdèno [Lat. scient. Molybdenum, der. di molybdaena "piombaggine", dal gr. mólybdos "piombo", per la proprietà del suo principale minerale, la molibdenite, di segnare la carta, come il piombo] [CHF] Elemento chimico di simb. Mo, numero atomico 42 e peso atomico 95.95, isolato nel 1782 da P.J. Hjelm; se ne conoscono sette isotopi stabili, con numero di massa 92 (abbond. relat. 14.84 %), 94 (9.25 %), 95 (15.92 %), 96 (16.68 %), 97 (9.55 %), 98 (24.13 %), 100 (9.63 %), e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 664 c). Appartenente alla colonna a del VI gruppo, secondo periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi, si rinviene prevalentemente come solfuro nella molibdenite (MoS₂). È un metallo di colore grigio argenteo, duro, che si ossida al di sopra di 400 °C, dando anidride molibdica (MoO₃): reagisce con lo zolfo, con gli alogeni e con il carbonio. Nei suoi composti presenta le valenze da 2 a 6 (quest'ultima è la più importante).
Principali proprietà del molibdeno
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 2.49 (25 °C)
Coeff. dilat. term. lin.[K-1] 5 10-6(25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 138 (25 °C)
Configurazione elettronica (Kr) 4d5 5s1
Energia di ionizzazione [eV] (I)7.10;(II)16.15
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 286.3
Entropia termica [J K-1 mol-1] 28.66 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 10.22 (20 °C)
Resistività elettr. [10-8 Ω m] 4.85 (0 °C)
Sez. d'urto di assorb. per
neutroni termici [barn atomo-1] 2.5
Struttura cristallina (298 K) cub. corpo centr.
(par. reticolari in Å) (a=3.14)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] 89.0 (25 °C)
Temperatura di ebollizione [K] 4885
Temperatura di fusione [K] 2890