NINČIĆ, Momčilo
Uomo politico iugoslavo, nato il 10 giugho 1876 a Jagodina; studiò a Belgrado e si laureò in legge a Parigi (1899). Iniziò la carriera come segretario al Ministero delle finanze; ma nel 1903 ottenne la cattedra di economia politica e finanziaria e nel 1912 fu eletto deputato del partito radicale serbo. Ministro delle Finanze dal 1915 al 1919, ebbe una funzione importante nell'organizzazione del nuovo stato, essendo il compilatore del primo preventivo finanziario del regno iugoslavo e l'unificatore della valuta. Tenne poi i portafogli della Giustizia (1920) e del Commercio (1921-22). Nel 1922 successe a Pašić nel Ministero degli esteri, conservando questo dicastero fino al dicembre 1926. Negoziò, tra l'altro, il patto di amicizia con l'Italia, scaduto e non rinnovato nel 1929. Inviato quindi a Ginevra, fu eletto presidente della commissione finanziaria nella IV sezione della Società delle nazioni, presidente della commissione del disarmo nella VI e presidente della VII. Dal 1921 è direttore della rivista Novi Život. Si dice che il giornale Vreme sia spesso il suo portavoce.
Pubblicò: La reglementation légale du travail souterrain des femmes et des enfants (1899) e altre opere di carattere politico-economico. Segnaliamo tra le più recenti: Istorija agrarno-pravnih odnosa srpskih težaka pod Turcima (La storia dei rapporti giuridici agrarî dei contadini serbi sotto i Turchi), Belgrado 1920; Spoljna politika kraljevine S. H. S. (La politica estera del regno dei S. C. S.), Belgrado 1928, voll. 2.