mondano
L'aggettivo è sempre usato con riferimento all'idea di ‛ mondo ', pur assumendo connotazioni diverse secondo il contesto nel quale compare.
" Del mondo ", " mondiale ", " cosmico ", vale in Pd X 21 se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire, assai sarebbe manco / e giù e sù de l'ordine mondano, " cioè dell'ordine che Iddio ha posto al mondo " (Buti).
Più particolarmente, nel senso di " terrestre ", in Pd I 41 la mondana cera / più a suo modo tempera e suggella, con allusione alla materia (cera) del mondo, che il sole, quando è in Ariete, tempera e suggella meglio che in altro tempo. In Cv II VIII 14 la dottrina veracissima di Cristo... è... luce, perché allumina noi ne la tenebra de la ignoranza mondana; ancora in IV XXVIII 3 dovemo calare le vele de le nostre mondane operazioni e tornare a Dio; e così ai §§ 5 e 8, dove compare anche l'espressione mondano diletto; If VII 77 li Splendor Mondani, " le ricchezze ". La fama, cioè il parlare che fanno gli uomini di qualcuno, la gloria e l'onore " de' mortali " (Vellutello), è detta mondan romore in Pg XI 100.