MONSTRILLIDI (lat. scient. Monstrillidae)
Gruppo di Copepodi, parassiti la cui conoscenza è dovuta agli studî del Malaquin (1901). Si discostano dal modo di vivere di altri parassiti in quanto menano vita sull'ospite soltanto in un certo periodo giovanile; da adulti sono liberi.
Al primo stadio di nauplius i Monstrillidi sono ancora liberi, ma al secondo stadio diventano parassiti, infestando gli Anellidi (Salmacyna) nei quali subiscono un'istolisi. Diventano quindi larve interne cosiddette emopote (da αἱμοπώτης "bevitore di sangue"), poiché succhiano il sangue dell'ospite apparendo completamente modificate per l'adattamento subito. La loro presenza nell'ospite può produrre il fenomeno della castrazione parassitaria. Il parassita si evolve nell'anellide producendo due o tre paia di appendici cefaliche. Le larve, una volta compiuta la loro evoluzione da parassite, quando raggiungono la maturità sessuale, escono dall'ospite e menano vita libera. Allo stato adulto sono privi di tubo digerente e di appendici prensili e mascellari. In siffatte condizioni, dopo una breve vita pelagica, sono fatalmente destinati alla morte per inanizione.