MONT-SAINT-MICHEL (A. T., 32-33-34)
Isolotto granitico situato nell'omonima baia, presso la foce del Couesnon, su cui s'innalza un complesso di edifici artistici tali da renderlo uno dei luoghi più interessanti e caratteristici della Francia. Una diga, su cui corre la tramvia Saint-Michel-Pontorson, unisce l'isola alla costa.
Sant'Oberto, vescovo di Avranches, fondò nel 708 sul monte chiamato allora Mont-Tombe, un oratorio dedicato a San Michele; da cui il nome attuale dato al monte. La cappella divenne presta meta di pellegrinaggi, celebre non solo in Francia, ma anche nelle isole britanniche e in Italia. Il duca di Normandia Riccardo I nel 966 vi stabilì, per officiare la chiesa, un monastero di benedettini che successivamente si ampliò e arricchì per la generosità dei re di Francia, e specialmente di Filippo Augusto e Luigi IX il Santo. Divenuto sede di una guarnigione, fu a un tempo monastero e fortezza, e poté resistere validamente alle truppe inglesi durante la guerra dei Cent'anni. Nel 1469 Luigi XI fondava l'ordine di S. Michele, con sede nell'abbazia in cui una delle sale, la Salle des chevaliers, era destinata alle adunanze dei cavalieri. Durante le guerre di religione oppose valido ostacolo agli attacchi degli ugonotti. Da quel tempo comincia la decadenza dell'abbazia, che nel sec. XVII diviene luogo di pena per i condannati politici. Mantenne questo ufficio sino al 1863: Barbès, Blanqui, Raspail furono tra i prigionieri ivi detenuti.
Il piccolo borgo, raccolto intorno all'abbazia, è notevole per il suo recinto di mura dei secoli XIII-XVI, per alcune case antiche, come quella del Du Guesclin (1366) e per la disposizione dell'abitato. L'abbazia, dedicata al santo delle altitudini, S. Michele, domina la rupe. Dell'età carolingia vi resta la chiesa di Notre-Dame-sous-Terre (sec. X). La chiesa romanica, unico avanzo dell'abbazia, costruita dal sec. XI alla fine del XII, è di puro stile normanno, salvo il coro gotico (sec. XV), la cui esuberante decorazione fu ricavata in durissimo granito. Un capolavoro è la parte costruita nel sec. XIII, sotto l'abate Jourdain e i suoi successori, da architetti indubbiamente normanni: la "Merveille", edificata in due riprese, con mirabile utilizzazione di spazio per i bisogni monastici, sopra una roccia angusta e disuguale. A oriente vi furono costruite l'una sull'altra, con ardire e sicurezza, l'elemosineria, la sala degli ospiti e il refettorio (1191-1217); il primo stile gotico di Normandia vi risente ancora fortemente l'arte dell'Îlede-France. A occidente si sovrappongono l'uno all'altro, con audacia anche maggiore, la cantina, la sala dei cavalieri e il chiostro che coronò l'insieme nel 1228. La sala degli ospiti e quella dei cavalieri sono i più begli esempî di grandi sale monastiche, divise in più navate da pilastri cilindrici che sostengono le vòlte ogivali. Le alte finestre aperte, il riscaldamento mediante immense cappe piramidali di camini, la decorazione pittorica e plastica ne facevano modelli di costruzioni abbaziali.
Il chiostro, a colonnine di granitello e calcare di Caen, riesce al tempo stesso leggiero, per non sovraccaricare le sale sottostanti, e solido, per sostenere l'armatura di legno e la violenza del vento. La decorazione plastica del chiostro è delicata, mai lo stile gotico normanno venne più felicemente applicato. Il Mont-Saint-Michel au peril de la mer, è stato molte volte riprodotto nelle miniature medievali e nelle stampe moderne. Buoni architetti dei monumenti storici, quali il Corroyer, Paul Goût, il Paquet, hanno esercitato la loro scienza archeologica su questo capolavoro di collaborazione tra l'arte e la natura.
Bibl.: J. Dechamps du Manoir, Histoire du Mont-Saint-Michel, Avranches 1869; P. Goût, L'histoire et l'architecture française au Mont-Saint-Michel, Parigi 1910; Ch. H. Bernard, Le Mont-Saint-Michel, ivi s. a.; M. Aubert, Au Mont-Saint-Michel, in Gazette des beaux-arts, agosto 1928; G. Bazin, Le Mont-Saint-Michel, Parigi 1934.