• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PELÉE, MONTAGNE

di Riccardo Riccardi - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

PELÉE, MONTAGNE (A. T., 153-154)

Riccardo Riccardi

Vulcano attivo della Martinica (Piccole Antille), che s'innalza nella parte settentrionale dell'isola a 1350 m. s. m. Ebbe eruzioni nel 1792 e nel 1851-52, ma divenne tristamente famoso per la terribile eruzione del 1902-1903. Il cratere centrale del vulcano, di solito asciutto, al principio dell'eruzione fu trovato pieno di acqua fangosa; il 5 maggio del 1902 la diga naturale che ne chiudeva l'orlo si ruppe proprio nel punto in cui questo presentava una slabbratura a forma di V, che dava in un profondo vallone chiamato Rivière Blanche; e dalla montagna discese un torrente di fango denso e bollente che in pochi minuti, alla velocità di forse 2 km. al minuto, raggiunse il mare, facendo 23 vittime umane. L'8 maggio poi, alle ore 8, gli abitanti di Saint-Pierre, città costiera situata a 8 km. dal cratere, udirono una forte detonazione, seguita dalla comparsa, sull'orlo slabbrato del vulcano, di una nube nerastra e lampeggiante, che velocissima (130-140 m. al secondo) si precipitò lungo il vallone della Rivière Blanche, arrivando a Saint-Pierre in meno di un m; nuto. La nube ardente, composta essenzialmente di vapore acqueo e di cenere, in pochi minuti soffocò tutti gli abitanti di Saint-Pierre, circa 28.000, distrusse gran parte degli edifici della città e bruciò o colò a picco le navi che erano nel porto, meno una che era ancorata a 300 m. dalla riva. Altre nubi ardenti si ebbero nei mesi successivi, e passarono sempre sullo stesso versante; ma il 30 agosto fu colpito il versante orientale, e furono distrutti i paesi di Aioupa-Bouillon e di Morne-Rouge, e perì un altro migliaio di persone. Intanto dal cratere, profondamente svasato dalle esplosioni, erano traboccate grandi masse di lave molto acide e viscose (andesiti ipersteniche), che avevano dato origine a una cupola di 800 m. di diametro e di 400 m. di altezza; da questa, poi, cominciò a innalzarsi lentamente una guglia a pareti quasi verticali. Nella forma e nell'altezza della cupola e della guglia si verificarono variazioni e oscillazioni, per l'intermittenza della spinta che innalzava il magma e per il rapido raffreddarsi della roccia estrusa, e la contrazione, il fratturamento e il franamento che ne venivano di conseguenza. Ai primi di luglio del 1903 il vulcano raggiunse la massima altezza: 1608 m.; ma tra il 7 e il 10 dello stesso mese esso perdette per crollo 220 m. Nuove oscillazioni si ebbero ancora nei mesi successivi. Un altro periodo eruttivo si verificò nel 1929-30, ma fu assai meno violento del precedente e non fece vittime, anche perché la zona sulla quale passarono le nubi era disabitata.

Le eruzioni della Montagne Pelée sono così caratteristiche che i vulcanologi, nel distinguere i diversi tipi di attività vulcanica (i quali possono anche succedersi in uno stesso vulcano), parlano di un tipo peleano, distinto soprattutto dall'emissione di nubi ardenti che scendono lungo i fianchi del cono vulcanico, e di magma così viscoso che per estrusione dal cratere può originare domi e guglie.

Bibl.: A. Lacroix, La Montagne Pelée et ses éruptions, Parigi 1904; E. Revert, La Montagne Pelée et ses dernières éruptions, in Ann. de Géogr., XL (1931), pp. 275-291; H. Arsandaux, L'éruption actuelle de la Montagne Pelée, in Bull. Volcan., VI (1929), pp. 25-32; id., Sur l'origine du dôme secondaire de la Montagne Pelée, in C. R. Ac. sc. Paris, CXCVI (1933), pp. 57-60.

Vocabolario
pelèa
pelea pelèa s. f. [lat. scient. Pelea]. – Genere di mammiferi bovidi con l’unica specie Pelea capreolus, dal pelame grigio, che vive sugli altopiani a sud del fiume Zambesi, nell’Africa meridionale.
montagna
montagna s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del mare, avente forme arrotondate e altitudine...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali