MONTDIDIER (A. T., 32-33-34)
Città della Francia settentrionale nel dipartimento della Somme, posta 36 km. a SE. di Amiens a 105 m. s. m., su un'altura presso la riva destra del Trois-Doms, subaffluente della Somme. Il centro, che presentava un aspetto caratteristico per le vie strette e tortuose con numerosi edifici medievali privati e pubblici (tra questi notevoli il palazzo di giustizia con parti risalenti al sec. XIII, la chiesa di San Pietro con bel portale gotico e la chiesa del Santo Sepolcro del sec. XVI), subì gravi danni durante l'occupazione tedesca (marzo-agosto 1918), nella quale gran parte dell'abitato venne distrutto. Nel 1926 Montdidier contava 4601 abitanti.
Storia. - Montdidier, le cui origini rimontano probabilmente al periodo merovingio, fu nel Medioevo sede di una contea appartenente successivamente alle famiglie di Crépy e di Valois. Nel 1185 passò al re di Francia, che nel 1195 concedeva alla città alcune franchige comunali. Ceduta con il trattato di Arras (1435) al duca di Borgogna, con facoltà di riscatto, fu poi effettivamente riscattata nel 1463 da Luigi XI. Nel sec. XV dovette subire le vicende della guerra fra Carlo il Temerario e il re di Francia: rasa al suolo da quest'ultimo nel 1475, Carlo cominciò a riedificarla, quando lo colse la morte. Da allora la città rimase definitivamente in possesso della corona di Francia. Nel 1636 si difese validamente da un attacco di truppe spagnole.
Bibl.: Daire, Histoire civile, ecclésiastique et littéraire de la ville et du doyenné de Montdidier, Amiens 1765; V. de Beauville, Histoire de la ville de Montdidier, Parigi 1875.