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EVEREST, Monte

di Manfredo Vanni - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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EVEREST, Monte (XIV, p. 660)

Manfredo Vanni

Terminata la seconda guerra mondiale, ripresero e si intensificarono le spedizioni alpinistico-esplorative per la conquista e la miglior conoscenza della più alta montagna della Terra. L'E. fu attaccato non più dal versante settentrionale tibetano e dal colle Nord, ma dal versante meridionale nepaliano e dal colle Sud. Le spedizioni esplorative di H. W. Tilman e di E. Shipton erano penetrate nelle valli occupate dai ghiacciai Cwm e Khombu dimostrando che il versante meridionale era accessibile più di quanto non si credesse.

Nel 1952 i componenti d'una spedizione svizzera guidata da Wys Dunant e R. Dittert percorsero i suddetti ghiacciai e giunsero alla comba terminale e al colle Sud, risalendo sino alla quota 8600 m; la via nuova per la vetta era aperta. Nel 1953, il 29 maggio alle ore 11,30, il neozelandese E. P. Hillary e lo sherpa Tenzing Norkai, della spedizione inglese diretta da John Hunt, conquistavano la più alta montagna del mondo.

La vetta dell'E. doveva essere di nuovo, a distanza di pochi giorni, raggiunta due volte, nel 1956, dalla spedizione svizzera diretta da Albert Eggler. Il 25 maggio del 1960, alle ore 4,30 del mattino, una cordata di alpinisti cinesi raggiungeva, per la classica via del versante tibetano e colle Nord, l'altissima vetta; anche su questo versante ove erano cadute tante vittime il gigante era vinto. Tanta attività di spedizioni doveva favorire la conoscenza geografica di questo grande massiccio, sino a pochi anni prima pochissimo conosciuto, specie sul versante del Nepal, in quanto il governo di questo Stato si era sempre opposto all'entrata di Europei nel suo territorio. All'esploratore, già citato, H. W. Tilman, dobbiamo numerosi rilievi topografici lungo la frontiera nepalese tibetana, oltre a preziose raccolte di piante, fiori e uccelli rari. La foresta himalayana, il terai, fu descritta nei suoi aspetti varî; come pure furono descritti usi, costumi, credenze religiose, e trattata anche la famosa leggenda del cosiddetto "uomo delle nevi". L'8 sett. del 1952 si trovarono delle strane impronte sulla neve che lo sherpa Tenzing attribuì allo Yeti, l'"abominevole uomo delle nevi".

Importante era poi l'attività topografica, sia quella ufficiale svolta dalla Royal Air Force Mountaineering Association sotto la direzione del Cap. A. T. M. Smyth, sia quella svolta dalle spedizioni esplorative. Nel 1957 appariva la nuova carta Mahalangur Himal, Chomo-Lungma-Mount Everest alla scala 1:25.000. La triangolazione, le riprese fotogrammetriche e i calcoli erano opera di Erwin Schneider, il disegno topografico del terreno fu eseguito da Fritz Ebster. Questi rilevamenti risollevarono le discussioni sull'effettiva altezza dell'E. La quota ufficiale del Survey of India è di 8840 m. s. m.; ma alcuni portano tale quota a 8882 m. s. m.; l'errore di rifrazione, considerato assai notevole, farebbe apparire tutte le vette himalayane più basse della realtà. Recenti misure portano l'altezza dell'E. a 8910 m. s. m. Inoltre nel 1950 un forte terremoto, che colpì soprattutto la regione dell'Assam, avrebbe avuto notevole influenza nella tettonica dell'Himālaya; secondo alcuni rapporti, non ufficiali, l'altezza dell'E. sarebbe aumentata di 65 m. Pur non essendo sicuri, si è però potuto sovente constatare come tutto il grande sistema sia soggetto a sensibili sollevamenti. Vedi tav. f. t.

Bibl.: v. bibl. alla voce himālaya, in questa App.

Vedi anche
Sherpa (tibetano Shar-pa) Popolazione appartenente a uno dei gruppi etnici nepalesi, stanziata alle pendici dell’Everest (ma originaria delle province orientali del Tibet), la cui occupazione principale, un tempo limitata alla pastorizia e all’agricoltura, è diventata, in seguito alle sempre più frequenti spedizioni ... Himalaya Imponente sistema montuoso, il più elevato della Terra con numerose cime oltre i 6000 m e alcune superiori agli 8000. Si sviluppa per 2400 km, con una larghezza media di 200-250 km, tra l’Indo a O e il Brahmaputra a E. Esteso per 600.000 km2, è politicamente diviso tra Pakistan, India, Cina, Nepal e ... Tibet (tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India (Ladakh); la parte in territorio cinese è formata da una regione autonoma denominata ufficialmente ... Sir Edmund Hillary Alpinista neozelandese (Auckland 1919 - ivi 2008), di professione allevatore di api; membro della spedizione himalaiana guidata dal colonnello J. Hunt, il 29 maggio 1953 raggiunse, insieme alla guida nepalese N. Tensing, la vetta, sino allora inviolata, dell'Everest. Nel 1957-58 partecipò alla spedizione ...
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  • ABOMINEVOLE UOMO DELLE NEVI
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Altri risultati per EVEREST, Monte
  • Everest, Monte
    Enciclopedia on line
    Monte della catena del Himālaya (8850 m) quasi all’intersezione tra 28° lat. N e 87° long. E. È il più alto della Terra. Prende nome da G. Everest (1790-1866), britannico, fondatore dell’ufficio trigonometrico e geodetico dell’India. Una spedizione inglese, nel 1921, accolse, perché usato alle falde ...
  • EVEREST, Monte
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Situato nel Himālaya centrale, quasi esattamente sull'intersezione del 28° lat. N., con l'87° long. E., è il monte più alto della terra fino ad ora misurato. Ne fu determinata l'altezza da Sir Andrew Waugh nel 1852 in 8840 m. s. m. (8882, secondo le ultime correzioni per la rifrazione). Non avendo rintracciato ...
Vocabolario
mónte
monte mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...
montare
montare v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto moto (Dante); è sinon. di salire, al...
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