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MONTEAPERTI

di Bernardino BARBADORO - * - Enciclopedia Italiana (1934)
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MONTEAPERTI

Bernardino BARBADORO
*

. Villaggio della Toscana, situato a 223 m. s. m., nella valle dell'Arbia, a oriente di Siena; deve la sua fama alla vicinanza del celebre colle, chiamato localmente Monteapertaccio (m. 240), sulla vetta del quale, al centro di un doppio giro di cipressi, s'innalza una piccola piramide, dove sono incisi i famosi versi danteschi (Inf., XXXII, 80-81) a memoria perpetua della celebre battaglia (v. sotto). Un poco a sud di Monteaperti passano la ferrovia che da Siena porta a Chiusi e la rotabile per Arezzo.

La battaglia di Monteaperti (4 settembre 1260). - Fu combattuta nei pressi del fiume Arbia, tra i guelfi di Firenze e i ghibellini di Siena, militando con questi ultimi buon nerbo di cavalieri mandati da Manfredi di Svevia e gli esuli fiorentini di parte ghibellina capeggiati da Farinata degli Uberti. Per queste aderenze la battaglia è più che un episodio delle contese municipali, già esplose in precedenti conflitti tra le due città toscane, e le conseguenze della vittoria senese superano i motivi di codesto dualismo. Infatti dal trionfo dei fuorusciti deriva la rovina del "Popolo Vecchio", come chiamano i cronisti la costituzione fiorentina del 1250, e il conseguente reggimento ghibellino, mentre si rialzano per un momento le estreme fortune della casa Sveva. Macchinazioni insidiose di fuorusciti per provocare Firenze al conflitto, ingenuità di governanti, che accettarono battaglia quando la situazione era favorevole alla rivale, tradimenti sul campo, come quello di Bocca degli Abati, portarono a codesto scempio dell'Arbia, che segna una sosta nelle fortune di Firenze guelfa. Della battaglia si trovano echi famosi in Dante (Inferno, canti X e XXXĪI).

Bibl.: P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, Firenze 1905 (nuova ediz.); C. Paoli, Il libro di Montaperti (Documenti di storia italiana, IX), Firenze 1889.

Vedi anche
Divina Commedia Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti (3 e 10 erano per Dante numeri di speciale significato, come ... Ghibellini Sostenitori della fazione tedesca capeggiata dagli Hohenstaufen, signori di Waibling (da cui il nome) e duchi di Svevia, in contrapposizione ai Guelfi. Siena Comune della Toscana (118,7 km2 con 54.159 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra le alte valli dell’Arbia e dell’Elsa. ● Sviluppatasi lungo la Via Cassia a partire dal 9° sec., ebbe fra 12° ... Dante Alighièri Dante Alighièri. - Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà ...
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