MONTEBELLO (A. T., 24-25-26)
Comune della Lombardia, in provincia di Pavia, da cui dista 24 km. Il paese è situato nell'Oltrepò pavese, a 105 m. s. m., sullo stradone e la ferrovia, che si svolgono lungo le ultime propaggini dell'Appennino, tra Voghera e Stradella. Presso Montebello sorge l'Ossario, ricordo della battaglia combattuta tra Franco-Sardi e Austriaci il 20 maggio 1859 (v. appresso). Una linea tramviaria lo unisce a Voghera e a Stradella; la stazione ferroviaria, a Casteggio, dista dal paese km. 2,5. Il comune di Montebello ha una superficie di 15,83 kmq. e una popolazione di 2010 ab. (1931).
Combattimenti di Montebello. - Combattimento del 9 giugno 1800. - Dopo la capitolazione di Genova, il gen. Ott ebbe dal Melas, comandante in capo dell'esercito austriaco allora raccolto nella regione di Alessandria, l'ordine di portarsi con i suoi uomini (18.000) verso Voghera, sulla strada di Piacenza. Obiettivo da raggiungere: conoscere i movimenti di Bonaparte che, lasciate alcune divisioni (Moncey, Lechi, ecc.) a presidio della Lombardia e altre truppe a guardare le provenienze dall'Emilia si dirigeva (30.000 uomini agli ordini di Lannes, Murat, Desaix, Victor) per la riva destra del Po, verso il Piemonte.
Il 9 giugno, alla stretta di Stradella le avanguardie del gen. Ott hanno le prime avvisaglie con gli uomini della colonna Lannes (12.000). Questi attacca senz'altro, con la divisione Watrin, le truppe avanzate nemiche, respingendole fino a Casteggio.
È precisamente in questa località che si svolgono le alternative di un ostinato combattimento, poiché gli Austriaci, ricevuti rinforzi (Gottesheim) e assecondati da numerosa artiglieria, riescono a ricacciare i Francesi. Ma a fianco della divisione Watrin, che difende il borgo, accorre il Victor con la divisione Chambarlhac. Contemporaneamente il Lannes, con manovra di fianco, riesce a dare il colpo decisivo occupando le alture che circondano l'abitato. Il combattimento, iniziato verso le ore 11, cessò dopo 9 ore con la caduta di Casteggio in mano dei Francesi.
La minaccia di un aggiramento costringe il gen. Ott ad approfittare della notte per ritirarsi verso Tortona; mentre il Lannes, riunite ormai le sue truppe, spinge l'inseguimento fino a Montebello, dove avviene un ultimo scontro fra due distaccamenti di copertura. Pattuglie di cavalleria giungono anche sino a Voghera.
Per questo fatto d'armi, il Lannes (v.), ebbe più tardi il titolo di duca di Montebello.
Combattimento del 2o maggio 1859. - Fu il primo scontro della campagna. Il comando supremo austriaco, ignorando i movimenti effettuati e le disposizioni prese dai Franco-Sardi a sud del Po, ordina al comandante del V corpo (gen. Stadion) e alla divisione celere del gen. Urban di passare il fiume e di eseguire una ricognizione (su tre colonne) verso Stradella e Casteggio, per scoprire l'eventuale movimento nemico lungo la grande rotabile Alessandria-Piacenza. Attraversato Casteggio, le pattuglie della colonna Urban hanno i primi contatti con gli avamposti degli alleati (divisione Forey del I corpo d'armata francese e brigata di cavalleria piemontese de Sonnaz, costituita dal reggimento Monferrato e da 3 squadroni dei reggimenti Novara e Aosta), già attestati sulla linea Voghera-Pontecurone-Alessandria. In prossimità di Montebello la cavalleria piemontese deve sostenere urti violenti e, caricando brillantemente, ritarda l'avanzata del nemico e dà tempo così alla divisione Forey d'intervenire.
La linea di combattimento degli alleati (cavalleria piemontese e 74° battaglione di fanteria francese), delimitata da un grande fossato e dalla strada ferrata, è ormai obiettivo di ripetuti attacchi. La divisione Forey non è riuscita a raggiungere al completo le posizioni. Allora la cavalleria piemontese si prodiga nuovamente per alleggerire la pressione nemica sulla fanteria francese.
In un terreno paludoso coltivato a risaie e interrotto da fossati e da alberi, i cavalieri del de Sonnaz caricano con grande impeto le teste delle colonne attaccanti, portando lo scompiglio nelle ordinanze nemiche. La paralisi che si produsse nel campo austriaco dette alla brigata flancese Blanchard il tempo di girare la sinistra nemica, di penetrare a Genestrello, di avanzare su Montebello e occupare dopo poche ore il villaggio, costringendo gli Austriaci a battere in ritirata verso Vaccarizza, di dove più tardi ripassarono il Po.