• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Montecassino

di Mario Gabrielli - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Montecassino

Mario Gabrielli

Rilievo nel Lazio meridionale, a sud-est di monte Cairo, nel Subappennino campano; secondo la tradizione s. Benedetto vi giunse nel 529.

La città di Cassino, antico e fiorente municipio romano, offriva agli occhi del santo un triste spettacolo, poiché, nella seconda metà del secolo precedente, aveva subito ben due volte l'urto dei barbari: l'avevano presa e danneggiata prima Genserico nel 453, poi Recimero nel 472. La povera e incolta popolazione rimasta sul posto era ritornata ad adorare le divinità pagane, i cui simulacri si ergevano ancora in cima al monte che sovrasta la città. D., che quasi sicuramente si rifà al racconto di s. Gregorio, dice che s. Benedetto per primo portò in quei luoghi la parola di Cristo: quel son io che sù vi portai prima / lo nome di colui che 'n terra addusse / la verità che tanto ci soblima (Pd XXII 40-42). Invece sembra che fin dai tempi apostolici il cristianesimo fosse giunto a Cassino. Non si sa quasi nulla dei vescovi che ivi ressero la primitiva comunità cristiana, ma si ha menzione di due di essi che vissero in un tempo abbastanza vicino alla venuta di s. Benedetto: Caprasio (o Caprario), che nel 465 partecipò al sinodo tenuto a Roma da papa sant'Ilario nella basilica Liberiana, e Severo, che nel 487 sottoscrisse il sinodo tenuto in Roma da Felice III in Laterano. Tuttavia, quando giunse il santo, le popolazioni erano ritornate all'antico culto. Egli allora, animato da profonda fede, distrusse il tempio e gli altari pagani e sul luogo del tempio edificò un oratorio dedicato a s. Martino e all'ara di Apollo sostituì un altare dedicato a s. Giovanni. Erano le prime opere del futuro monastero. Poi, con predicazione continua, si accinse a chiamare alla fede le genti dei paesi vicini.

Il racconto dantesco non si distacca dalla narrazione di s. Gregorio neppure nella descrizione topografica del luogo, e ciò rende più difficile formulare l'ipotesi di una visita del poeta a Montecassino. La descrizione dantesca ripete quasi letteralmente l'accenno topografico fatto da s. Gregorio (Quel monte a cui Cassino è ne la costa, Pd XXII 37: " Castrum, quod Casinum dicitur, in excelsi montis latera situm est ", Greg. Magno Dialog. II 2); essa inoltre manca di quella ricchezza descrittiva che, per altri luoghi, costituisce testimonianza di una personale esperienza del poeta. Vero è che il Filelfo ci parla di due ambascerie di D. fatte per conto della repubblica fiorentina al re di Napoli: una prima volta il poeta sarebbe stato mandato per contrarre alleanza con quel re, una seconda volta per chiedere la liberazione di Vanni Barducci; ma il biografo non menziona né il tempo né il luogo dell'incontro di D. con il re di Napoli. Nella fragile ipotesi di queste ambascerie, D. avrebbe percorso la vecchia via Latina, sarebbe passato vicino al monastero di M., e vi avrebbe soggiornato, attratto dalla fama dell'antica abbazia e dalla ricchezza della sua biblioteca. Ammettendo che la biblioteca del monastero si trovasse nello stato di pietoso abbandono in cui la vide il Boccaccio, il quale (come racconta Benvenuto nel commento a Pd XXII 75) trovò i preziosi volumi coperti di polvere e con interi quaderni stracciati dai monaci stessi, una diversa interpretazione potrebbe essere data alle parole di rimprovero che s. Benedetto rivolge ai monaci del suo ordine: la regola mia / rimasa è per danno de le carte (vv. 74-75). Infatti, mentre queste parole sono comunemente interpretate nel senso che la carta è sprecata per trascrivere la regola, da nessuno più osservata, qualora D. abbia visto la biblioteca in abbandono, i suoi versi possono intendersi come un rimprovero ai benedettini per la rovina di quei tesori scientifici, che lo stesso ordine in passato aveva gelosamente custodito.

Bibl. - L. Tosti, Della vita di s. Benedetto, Montecassino 1892, 114-153; Bassermann, Orme 281-288; A. Solerti, Le vite di D., Petrarca e Boccaccio, Milano s.d. [ma 1904] 184; G. Falco, La santa romana repubblica, ibid. 1954, 89-107.

Vedi anche
Cassino Comune della prov. di Frosinone (fino al 1863 San Germano; 82,8 km2 con 32.866 ab. nel 2008), situato sul fiume Rapido, ai piedi dell’altura sulla quale sorge Montecassino (➔).  ● Prima della Seconda guerra mondiale l’abitato constava di una parte più antica, addossata alla parete rocciosa del monte, ... biblioteca Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro servizio richiede una razionale progettazione delle biblioteca (v. fig.). 1. Cenni storici 1.1 ... Terra di San Benedetto (lat. Terra Sancti Benedicti) Nel Medioevo, la parte più importante dei possessi fondiari della badia di Montecassino. Formatasi alla metà dell’8° sec. con le terre fiscali donate ai monaci da Gisulfo II duca longobardo di Benevento, giunse a comprendere una superficie di circa 800 km2, dalle sorgenti ... beato Vittóre III papa Vittóre III papa, beato. - Dauferio o Desiderio da Montecassino (n. 1027 - m. Montecassino 1087); di nobile famiglia beneventana, fu monaco di Cava dei Tirreni e poi di S. Sofia a Benevento, priore a Capua, abate di Montecassino (dal 1058 fino alla morte); fu creato cardinale nel 1059. Preoccupato del ...
Tag
  • MUNICIPIO ROMANO
  • CRISTIANESIMO
  • VIA LATINA
  • BASSERMANN
  • GENSERICO
Altri risultati per Montecassino
  • Montecassino
    Enciclopedia on line
    Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito da vegetazione (querce e olivi), e verso Cassino artificialmente terrazzato. In alcune stazioni preistoriche ...
  • MONTECASSINO
    Federiciana (2005)
    Montecassino Mariano Dell'Omo "Fredericus quondam Romanorum Imperator et post eum duo filii eius Corradus videlicet et Manfredus, subtractis iuribus et rebus nostri Monasterii Casin[ensis] cui in patiencia divina licet immeriti spiritualiter et temporaliter presidemus speluncam latronum de templo ...
  • MONTECASSINO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    La storica abbazia fu coinvolta, durante la seconda Guerra mondiale, nelle operazioni svolte dal 26 novembre 1943 al 20 maggio 1944 dal gruppo di armate angloamericane (5ª e 8ª), durante la campagna d'Italia nel corso della 1ª fase della battaglia di Cassino (v. in questa seconda App., I, pag. 531). ...
  • MONTECASSINO
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (A. T., 24-25-26 bis) Vincenzo EPIFANIO Mauro INGUANEZ Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal solco in cui corrono la ferrovia e l'antica strada Napoli-Roma. La fama del monastero di S. Benedetto, che ne domina ...
Vocabolario
cassinènse
cassinense cassinènse (o cassinése) agg. e s. m. – Dell’abbazia di Montecassino; appartenente all’ordine religioso di san Benedetto, a Montecassino: i c., i monaci c., la regola c., i codici c., ecc.; Congregazione c., una delle congregazioni...
mitrato
mitrato (non com. mitrïato) agg. [dal lat. mitratus]. – Che ha in capo la mitra: il bassorilievo raffigura un sovrano orientale m.; sotto il baldacchino procedeva il vescovo, m. e col piviale. Anche di chi, per la carica ricoperta al vertice...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali