MONTEMOLÍN, Carlos Luis di Borbone, conte di
Nacque a Madrid il 31 gennaio 1818 da Don Carlos, secondogenito di re Carlo IV. Il padre, per facilitare il suo matrimonio con Isabella II, matrimonio patrocinato da J. Balmes e voluto dall'Austria, come unico mezzo per porre fine alle lotte dinastiche in Spagna, rinunziò ai proprî diritti al trono in favore del figlio, che allora prese il titolo di conte di M.; ma le nozze si resero impossibili perché quest'ultimo non accettò di divenire principe consorte. Il M. visse poi a Londra, dove, in odio alla Francia, ebbe grandi accoglienze; mai abbandonò le speranze di potere salire un giorno sul trono, e, alla morte del padre, assunse il titolo di re Carlo VI. Risorta la guerra carlista specialmente per opera di Ramón Cabrera, stava per recarsi in Catalogna quando fu fermato alla frontiera dai Francesi e chiuso per qualche tempo in Perpignano. In seguito, nel 1860, di nuovo tentò l'impresa, quando, traendo profitto del malcontento determinato nel paese dalle vicende della guerra d'Africa e della lontananza dell'esercito, d'accordo con Jaime Orteaga y Olleta capitano generale delle Baleari, che doveva dargli i proprî soldati, sperò d'impossessarsi del potere. Il 2 aprile sbarcò a San Carlos de la Rápita; ma le truppe, tenute all'oscuro sul vero scopo della spedizione, si ribellarono. Il M., arrestato e condotto in Tortosa, il 23 aprile rinunziò ai suoi diritti e in cambio ottenne il permesso di recarsi all'estero. Tuttavia il 15 giugno in Colonia ritrattò la rinuncia, e poi cominciò a difendersi dalle accuse di scarso patriottismo che gli erano state mosse per avere tentato l'impresa mentre l'onore spagnolo era impegnato in una guerra. Ma il 13 gennaio 1861 egli morì in Brunsee (Stiria), preceduto di pochi giorni dal fratello Don Ferdinando che gli era stato accanto nelle ultime sue avventure, e seguito di poche ore dalla moglie Maria Carolina di Borbone di Napoli. L'improvvisa tragedia fece sorgere il sospetto di un avvelenamento, peraltro negato dai medici.