JABLONOI, Monti (Jablonovyj Chrebet; A. T., 103-104)
Complesso di rilievi della Transbaicalia (Siberia meridionale), costituiti essenzialmente da formazioni archeozoiche e da rocce eruttive antiche, alti per lo più dai 1200 ai 1600 m. e al massimo (Burkal-Šebety) 2512 m. Sono importanti dal punto di vista idrografico perché su essi passa lo spartiacque fra il Mar Glaciale Artico (bacini dello Jenissei e della Lena) e l'Oceano Pacifico (bacino dell'Amur). Notevole è pure la loro importanza climatica, poiché essi limitano verso O. l'influenza dei monsoni. Le differenze climatiche fra i versanti opposti si riflettono, com'è naturale, sulla vegetazione; le grandi foreste che li coprono in massima parte, e che costituiscono quasi l'unica risorsa economica della regione, sono formate esclusivamente di conifere a occidente di essi, mentre a oriente alle conifere si uniscono querce, olmi, noci e meli selvatici. La vista di questi, forse, fece dare dai Russi alla catena il nome di Jablonovyj (da jablonja "melo").
La scarsa popolazione vive quasi tutta lungo la ferrovia transiberiana (che varca gli Jablonoi a circa 1000 m. d'altezza) e nelle valli dei fiumi principali, assai pescosi (valli del Chilok e dell'Ingoda, bacino dell'Amur); essa è costituita da coloni russi e da Buriati e Tungusi. Čita e Nerčinsk (v.) sono i due centri principali della regione.