NEBRODI, Monti (A. T., 27-28-29)
Costituiscono il tratto centrale e più esteso della catena settentrionale della Sicilia, noto più comunemente col nome di Caronie. Strabone, dandoci per il primo quella denominazione e attribuendola ai monti che, com'egli dice, si sollevano dalla parte opposta dell'Etna, più bassi di questo certamente, ma pari in ampiezza, fece anche pensare, se non a tutta la catena anzidetta, alla parte di essa più eminente e maestosa, cioè alle Madonie. Ma nell'uso moderno - giustificato peraltro dalla posizione relativa all'Etna - i Nebrodi o Caronie, che solo l'ampio solco degli alti corsi dell'Alcantara e del Simeto divide dal grande cono vulcanico, si stendono per circa 70 km. tra le Madonie a occidente e i Peloritani dal lato opposto, culminando nel M. Sori (m. 1847). Mentre però chiaramente si distinguono, sia per l'aspetto sia per la struttura geologica, dai Peloritani - che sono cupi, aspri, dirupati - con le loro cime arrotondate e con i dolci pendii appaiono e sono strettamente connessi alle Madonie, avendo avuto origine, come buona parte di queste, nel Terziario.