SABATINI, Monti (A. T., 24-25-26 bis)
Si dà questo nome a un gruppo di rilievi della Tuscia Romana, a nord di Roma, che, costituiti da lave e tufi di varia specie, rappresentano i residui di un ampio apparato vulcanico, oggi in parte notevole smantellato dagli agenti atmosferici, i quali hanno ridotto l'altezza originaria e spesso alterato le forme caratteristiche. Queste sono meglio conservate nelle cinte crateriche della sezione orientale, che albergano piccoli laghi, tuttora esistenti (Martignano, Monterosi), o prosciugati di recente (Baccano, Stracciacappe). Anche il Lago di Bracciano risulta probabilmente dalla fusione di più crateri contigui. A nord di esso si sono conservate le massime altezze, la Rocca Romana (602 m.), visibile assai da lontano per la sua forma aguzza, il M. Termini (590 m.), il M. Calvi (585 m.), il Poggio del sassetto (530 m.). La ricostruzione della struttura originaria dell'apparato presenta, in questa parte, problemi assai complicati. Nella sezione orientale il M. Razzano, che appartiene alla cinta del cratere di Baccano, è alto 433 m.
Le parti più alte del gruppo sono ancora in gran parte rivestite dalla macchia, che si conserva folta e intricata in tutta la regione a nord del Lago di Bracciano, soprattutto sulla Rocca Romana; essa è in parte utilizzata per farne carbone. Le aree coperte da colate di lava dura, frequenti specie a sud e sud-ovest, sono in genere aride, non si prestano alle colture e sono occupate da pascoli; costituiscono una regione pochissimo abitata e anche difficile a traversarsi, perché il tavolato è profondamente inciso da corsi d'acqua affluenti al Tevere o direttamente al Tirreno. Invece i terreni tufacei dànno in genere un suolo fertile, prediletto dal vigneto e anche dall'uliveto e fittamente abitato, specialmente nella zona a occidente del Lago di Bracciano, da Oriolo a Bracciano che è il centro maggiore dei Sabatini. Aree fertili si trovano anche ad est, nei dintorni di Campagnano, ecc. I Sabatini sono attraversati dalla via Cassia, da Roma a Ronciglione, e fiancheggiati ad est dalla Flaminia, a ovest dalla Clodia; a questa si accompagna, in buona parte del suo percorso, la ferrovia Roma-Viterbo, mentre lungo la Flaminia corre la Roma-Civitacastellana.