MONTONE (A. T., 24-25-26)
Fiume della Romagna, che nasce presso il passo di S. Godenzo, a 980 m., un po' a maestro del Falterona. Il primo corso d'acqua di qualche importanza che si getti in esso è l'Acqua Cheta, che Dante ricorda e che sfocia presso S. Benedetto in Alpe. In seguito i tributarî sono fiumiciattoli trascurabili e solo affluente degno di nota è il Rabbi che si versa nel Montone un po' a valle di Forlì. Un po' a N. di Terra del Sole, dal Montone è derivato il canale di Schiavonia, che poi, dopo un cunicolo sotterraneo, segue la strada provinciale di Forlì, e, distribuita acqua per irrigazione e data forza motrice a molti molini e all'officina elettrica di Forlì, si scarica nel Montone presso il ponte Garibaldi, a occidente della porta omonima di Forlì. Dopo avere lambito la città a SO., il Montone attraversa la via Emilia e con meandri numerosi e con largo arco a occidente, durante il quale riceve il rio di S. Lazzaro e il rio Bolzanino, va a NNE. A La Chiusa, a 3 km. da Ravenna, passa in quel diversivo artificiale, rettilineo, che lo immette nel Ronco (Ponte dell'Asse), mentre il suo antico alveo è ridotto a canale (canale del Molino). Con il Ronco va verso oriente per dieci chilometri e mezzo fino all'Adriatico. Tale comunanza di alveo data dal 1736.
Il bacino del Montone è di 626 kmq. e quello in comune col Ronco di 2 kmq.; la sua lunghezza è di km. 85,7.