mora
" Cumulo ", " massa di sassi ", in Pg III 129, dove D. definisce grave mora il rozzo monumento funebre formato dalle pietre gettate dai soldati di Carlo d'Angiò sul posto dove il corpo di Manfredi era stato inumato (v. MANFREDI).
Il significato di " pilastro " che molti interpreti preferirono risalendo a leggende di santi o di eroi sepolti sotto piloni di ponti, è senz'altro da respingere dopo le prove addotte dal Barbi sull'uso del vocabolo nel senso di " massa ", " mucchio ", vivo non solo nel contado fiorentino (cfr. " Bull. " V [1897-98] 132) ma in uso a Firenze già nel sec. XIII, come testimonia una citazione tratta da una carta dell'Archivio di Stato (cfr. " Studi d. " IV [1921] 134-135).