MORALITÀ
. Storia letteraria. - Lo spirito allegorico del Medioevo si manifestò assai presto in numerose "moralizzazioni", che avvolsero i trattati scientifici (lapidarî e bestiarî, che attribuivano simboli morali alle pietre preziose e agli animali, opere cosmologiche quali l'Imago mundi di Onorio d'Autun, l'Image du Monde di Gautier de Metz, ecc., enciclopedie in lingua latina e in volgare) e le opere poetiche (ad es., l'Ovide moralisé, vastissimo poema del principio del sec. XIV, che illustra il triplice significato, storico, morale e teologico, dell'antica mitologia). Il metodo, che procedeva dai commenti delle Sacre Scritture (ove la glossa delle parabole evangeliche apriva la via all'interpretazione morale), si propagò fino agli oggetti più comuni, fino alla "moralizzazione" del giuoco degli scacchi in un libro di Iacopo da Cessole, a cui tenne dietro un poema francese degli Échecs moralisés.
In Francia, lungo il sec. XV, si diffuse la forma drammatica della moralité, rappresentazione intessuta di figure allegoriche a scopo di edificazione (Bien Avisé, Mal Avisé; Chacun, Plusieurs, le Temps qui court, le Monde; L'Homme pécheur; Mundus Caro Demonia; La condamnation de Banquet, ecc.); le schiere dei Vizî e delle Virtù, il Diavolo e gli Angeli, si contendono l'anima dell'uomo. Drammi analoghi furono composti in inglese (The Castle of Perseverance, Everyman) e in latino (Terra Aetas Homo et alii plerique; Tires mundani; Liberum Arbitrium, di Ravisio Testore), ed entrarono nel repertorio teatrale dei collegi come uno svago educativo. In Italia, s'ebbero rappresentazioni spirituali e morali, genere che prevalse tra la fine del sec. XVI e il XVII; la Commedia dell'Anima (1575) espone, in un rigido schema di astrazioni, le prove e le lotte attraverso le quali l'Anima giunge a salvazione. La moralité francese assunse anche un carattere di satira politica e religiosa, e il nome si estese a molte opere drammatiche che si staccavano dal teatro sacro del Medioevo per confondersi con i primi saggi d'imitazione classica.
Bibl.: G. Paris, La littérature française au Moyen Âge, Parigi 1888; 9ª edizione, 1915; L. Petit de Julleville, Répertoire du théâtre comique en France au Moyen Âge, Parigi 1886; F. Neri, Studi sul teatro italiano antico, in Giorn. storico d. lett. ital., LXV (1915), p. i segg.