Moravia
Regione della Repubblica Ceca. Abitata da celti cotini (4°-1° a.C.), quadi (fino al 4° sec. d.C.), stirpi slave (5°-6° sec.) e avari (fino al 7° sec.), con Mojmír (830-846 ca.) divenne Stato indipendente e si estese su boemi e polabi, costituendo la Grande M.; Rotislao (846-870) vi introdusse il cristianesimo. Giunta a grande potenza con Svatopluk (870-894) e assoggettata dagli ungari sotto Mojmír II (894-906), fu annessa alla Boemia nel 955 e alla Polonia nel 1003. Nel 1029 fu assoggettata a ovest dal boemo Bretislao I e a est da Stefano, re d’Ungheria. Federico I Barbarossa tentò di separare M. e Boemia (1182), ma Federico II, con la Bolla d’oro di Sicilia, confermò l’unione (1212). La regione raggiunse grande floridezza con Přemysl Ottocaro II (1253-78); passò con la Boemia a Enrico di Carinzia (1306), poi ai Lussemburgo. Dominata dall’utraquismo nelle guerre hussite (1419-46), fu conquistata (1468) dal re d’Ungheria Mattia Corvino e nel 1490 tornò alla Boemia. Passata agli Asburgo, nel 1620 fu sottoposta alla dittatura di un commissario imperiale. Con Maria Teresa (1749) divenne provincia dell’impero staccata dalla Boemia, cui si riunì dopo la Prima guerra mondiale con la formazione della Cecoslovacchia indipendente. Durante l’occupazione tedesca (1939-45) fece parte del protettorato di Boemia e M., dipendente dal Terzo Reich. Con la federalizzazione della Cecoslovacchia (1969) entrò nella Repubblica Ceca, di cui seguì le sorti dopo la sua separazione dalla Slovacchia (1993).