• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MORAZZONE, Pier Francesco Mazzucchelli, detto il

di Matteo Marangoni - Enciclopedia Italiana (1934)
  • Condividi

MORAZZONE, Pier Francesco Mazzucchelli, detto il

Matteo Marangoni

Pittore, nato a Morazzone presso Varese nel 1571 (secondo alcuni nel 1573), morto a Piacenza nel 1626. Ventenne si recò a Roma, dove rimase parecchi anni, studiando, secondo il Borsieri, con Ventura Salimbeni, e conoscendo certo il Caravaggio, il cui influsso è evidente in molte sue opere. Degli affreschi da lui eseguiti per varie chiese romane si sono conservati soltanto la Visitazione e l'Adorazione dei Magi in S. Silvestro in Capite. Da Roma il M. passò forse a Venezia. Negli anni 1602-1605 e 1609-1612 fu a Varallo per affescare al Sacro Monte le cappelle della Salita al Calvario e dell'Ecce Homo; affrescò pure nel frattempo la cappella della Flagellazione al Sacro Monte di Varese dove lo ritroviamo alcuni anni dopo a decorare la cappella del Rosario in S. Vittore. Del 1620 sono i freschi della cappella della Buona Morte in S. Gaudenzio di Novara. Il M. dimorò anche a Milano, dove fu caro al cardinale Federico Borromeo e amico del Cerano e di G. C. Procaccini (in collaborazione con i quali compì il cosiddetto quadro delle Tre mani, ora a Brera), e, negli ultimi anni, a Torino al servizio del duca di Savoia, che lo onorò anche d'un titolo cavalleresco. La morte lasciò interrotta sul principio l'ultima grande fatica del M., la decorazione della cupola del duomo di Piacenza proseguita poi dal Guercino. Il M. svolse anche un'intensa attività specialmente come frescante nel Comasco e nel Varesotto, e attese a numerosi quadri d'altare e di cavalletto.

Nei grandi affreschi di Varallo e di Varese e altrove si mostra abilissimo e soprattutto decoratore facile e geniale sulle orme di Gaudenzio Ferrari, che si può considerare una delle fonti principali della sua arte per il gusto della composizione libera e mossa e il cromatismo stridulo e gaio, a cui però il M. aggiunse impetuosità di movenze e risalto plastico maggiori. Concorsero anche alla sua formazione il Tintoretto e il Caravaggio e, in limiti più ristretti, l'ambiente manieristico milanese, di cui il Cerano era il rappresentante maggiore. Ma tutti questi elementi nelle più schiette opere del M., tra cui si può indicare il Sogno di Giuseppe (Berlino, Kaiser-Friedrich - Museum), appaiono rivissuti in modo del tutto personale, secondo le esigenze espressive d'uno spirito inquieto e a volte morbosamente tormentato, e in un senso già pienamente romantico e barocco. Nel S. Francesco del Castello Sforzesco (Milano) è tale la libertà e novità del partito luministico, che si è creduto ravvisarvi un'opera giovanile del Magnasco. Appunto per questa geniale novità di ricerche, l'arte del M. presenta relazioni storiche assai più ampie che quella d'ogni altro manierista lombardo: a essa infatti variamente si ricollegano, per tacere dei minori, Francesco del Cairo, il Tanzio da Varallo, Alessandro Magnasco.

Bibl.: G. Nicodemi, P. F. M. detto il M., Varese 1927; W. Suida, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.).

Vedi anche
Pier Francesco del Càiro Càiro, Pier Francesco del. - Pittore (S. Stefano in Brivio, Varese, 1607 - Milano 1665). Allievo del Morazzone, lavorò a Torino, Venezia e Roma, dipingendo quadri di soggetto sacro e anche ritratti. Le sue opere sono caratteristiche del Seicento lombardo, di cui egli è uno dei maggiori rappresentant... Magnasco, Alessandro, detto il Lissandrino Pittore (Genova 1667 - ivi 1749). Fu dapprima ritrattista (ma non rimane nessun suo ritratto sicuro); si volse poi alla pittura di genere, prediligendo scene di monasteri e conventi di frati, aspetti della vita popolaresca con botteghe e artigiani, soldati in castelli in rovina, paesaggi e marine tempestosi, ... Landriani, Paolo Camillo, detto il Duchino Pittore (Ponte in Valtellina 1560 circa - Milano 1618 circa), allievo di O. Semino, dal quale derivò il gusto del colore. Fu attivo soprattutto a Milano (S. Ambrogio, ecc.). Varallo Comune della prov. di Vercelli (88,7 km2 con 7518 ab. nel 2008). Il centro è situato a 450 m s.l.m. in una conca prealpina, alla confluenza del torrente Mastallone nel fiume Sesia. Industria meccanica e calzaturiera. Turismo. ● Varallo è ricordato dal principio dell’11° sec., come centro commerciale ...
Altri risultati per MORAZZONE, Pier Francesco Mazzucchelli, detto il
  • MAZZUCCHELLI, Pier Francesco, detto il Morazzone
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 72 (2008)
    MAZZUCCHELLI, Pier Francesco detto il Morazzone Alessandro Serafini – Figlio di Cesare di Mazuchi del Tachino e di Ermelina da Fagnano, nacque a Morazzone, presso Varese, il 29 luglio 1573 (Stoppa, pp. 19, 285). Quando era ancora bambino la sua famiglia si trasferì a Roma: infatti il nome del M. ricorre ...
  • Morazzóne, Pier Francesco Mazzucchelli detto il
    Enciclopedia on line
    Pittore (Morazzone 1573 - Piacenza 1626), figura tra le più rappresentative del Seicento lombardo. Soggiornò a Roma in gioventù (suoi affreschi in S. Silvestro in Capite), e vi conobbe le opere del Caravaggio e dei manieristi attivi a Roma. Poté così riprendere, entro i termini del manierismo settentrionale, ...
Vocabolario
francésco
francesco francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio)....
pïèrio
pierio pïèrio agg. [dal lat. Pierius, gr. Πιέριος]. – Aggettivo che presso gli antichi Greci ebbe tre sign. diversi: della Pieria (gr. Πιερία, lat. Pieria), regione costiera della Macedonia; del monte Piero, in Tessaglia; di Piero, personaggio...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali