MOREA
Nome sotto il quale s'intese, nel basso Medioevo, il Peloponneso. Il più antico ricordo si ha in un codice greco del British Museum (add. mss. 28.816) sotto l'anno 1111. Applicato, in origine, all'Elide, si stese ben presto a tutta la penisola (ὁ Μορέας e anche ἡ 'Αμουρέας), diffondendosi, oltre che in Occidente, negli stessi paesi greco-bizantini.
Lo si credette derivato dai Mori, già stabiliti nel Peloponneso, e dallo slavo more "mare", ma è oggi dimostrato che va messo in rapporto col greco μορέα "gelso", pianta molto diffusa nel Medioevo in tutta l'Elide. V. peloponneso.
Cronica della Morea. - Così (Χρονικὸν τοῦ Μορέως) viene comunemente chiamata una narrazione dell'occupazione latina della Morea dopo la quarta crociata, pervenutaci in quattro lingue: greca, francese, italiana e spagnola.
Molto dibattuta la questione circa la lingua in cui fu redatto l'originale, ora perduto; secondo alcuni fu scritto in francese, secondo altri (e sono i più) in greco; secondo J. Longnon invece, in italiano o in dialetto veneziano. L'autore della versione greca, che consta di oltre novemila versi politici e si presenta in due redazioni, è un francese ellenizzato, il quale s'interessa più di materie legali e feudali che delle imprese guerresche, da lui trattate solo di passaggio. La Cronica è una fonte ricca e varia per la storia della dominazione feudale latina nel Levante, ma inferiore alla Istoria del regno di Romania di Marin Sanudo. Di scarsissimo pregio poetico, ha grande valore dal lato linguistico, quale documento del greco volgare del Peloponneso nei secoli XIII-XIV, che ha assorbito tante parole e frasi delle lingue romanze dei conquistatori.
Ediz.: Testo greco in The Chronicle of Morea, a cura di J. Schmidt, Londra 1904; testo italiano in C. Hopf, Chroniques gréco-romanes, Berlino 1873, pp. 414-468; versione aragonese, a cura di A. Morel-Fatio, Libros de los Fechos et Conquistas del Principado de la Morea, Ginevra 1885; testo francese in J. Longnon, Livre de la Conqueste de la Princée de l'Amorée. Chronique de Morée (1204-1305), Parigi 1911.
Bibl.: K. Krumbacher, Geschichte der byzant. Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, pp. 833-838, e l'introduzione di J. Schmidt alla Cronica.