MORELLY
Cognome d'uno scrittore politico e utopista francese del Settecento, di cui si sa soltanto che fu abate e figlio di un reggente di Vitry-le-François. Dopo Le Prince, ou Traité des qualités d'un grand roi et système d'un sage gouvernement (Amsterdam 1751), egli pubblicò le sue due opere principali, Le Naufrage des îles flottantes ou la Basiliade (voll. 2, Parigi 1753: poema in prosa che egli diede per tradotto dall'indiano di Pilpai) e Code de la nature, ou le véritable esprit de ses lois, de tous temps négligé ou méconnu (datato "Partout, chez le vrai sage", Amsterdam 1755: opera che fu lungo tempo attribuita al Diderot). Partendo da motivi lockiani e platonici, il M. tratteggia in tali opere l'ideale d'una società e d'uno stato, in cui la piena eguaglianza e la comunità dei beni conducono a una condizione di beatitudine immune da ogni male; e viene a prendere così posto tra i precursori del comunismo moderno.
Bibl.: A. Sudre, Histoire du communisme, Parigi 1812; F. Kleinwächter, Die Staatsromane, Vienna 1891; Ch. Huit, Le platonisme en France au XVIIIe siècle, in Annales de philosophie, 1906.