MORILLO, Pablo, conte di Cartagena e marchese de la Puerta
Generale spagnolo, nato a Fuentesecas (Zamora) il 5 maggio 1778, morto a Barèges (Francia) il 27 luglio 1837. Entrato nella fanteria di marina come semplice soldato (era di umile origine), riuscì, distinguendosi per valore nelle varie campagne a cui prese parte, dall'assedio di Tolone alla lotta contro i Francesi in Spagna nel 1808, ad ascendere al grado di ufficiale (1808); con rapidissima carriera nel 1811 era generale, e, incaricato di operazioni difficili, riuscì a condurle brillantemente a termine. Così nel 1815 fu inviato in America per combattere i ribelli; e nel 1816-17 poté rioccupare quasi completamente il Venezuela e la Colombia, prima in mano di Bolívar. Rimase in America, con varia fortuna, sino al 1820; tornato in Spagna, aderì per certo periodo al movimento liberale, salvo poi a non riconoscere il governo nominato dalle cortes di Cadice e a sottomettersi nuovamente, nel 1823, al governo di Ferdinando VII. Tuttavia, tenuto in sospetto dagli ambienti di corte, dovette emigrare in Francia, donde ritornò solo nel 1832, come capitano generale della Galizia. Iniziatasi la guerra civile, combatté i carlisti.
Scrisse, fra l'altro, dei Mémoires relatifs aux principaux événements de ses campagnes en Amérique de 1815 à 1825 (pubbl. in trad. francese, Parigi 1826).
Bibl.: A. Rodríguez Villa, El teniente general P. M., Madrid 1900-1910, voll. 4.