DAFFINGER, Moritz Michael
Miniatore, nato a Vienna il 25 gennaio 1790, morto ivi il 22 agosto 1849, figlio del pittore di porcellane Johann Daffinger (1796), la cui vedova sposò un altro pittore di porcellane, che fece entrare l'undicenne figliastro come allievo alla "Manifattura di porcellana" a Vienna. L'arte del D. risentì fino all'ultimo l'addestramento artistico e pratico di quel tirocinio, in cui egli, anche dopo iscritto all'Accademia, continuò fino verso il 1818, decorando tabacchiere, piatti, ecc., con soggetti mitologici, con copie del Correggio della Galleria di Vienna, con ritratti della famiglia imperiale. All'epoca del Congresso di Vienna, egli era già un noto ritrattista ed ebbe numerose commissioni. Il ritrattista inglese Lawrence, pure egli attirato a Vienna dal Congresso, influì fortemente sul suo stile, ravvivando con larghezza decorativa il suo minuto e preciso disegno. Dal 1820 in poi egli divenne il prediletto della corte e dell'alta società di Vienna. Il carattere rustico dell'uomo era in contraddizione bizzarra con la sua raffinata eleganza artistica che lo portava ad abbellire anche i modelli più belli. Quando gli morì (1841) l'unica figlia, si chiuse in un penoso isolamento e si disamorò per sempre dell'arte del ritratto che l'avrebbe obbligato a praticare il mondo. Si dedicò alla natura, si occupò di botanica percorrendo l'Austria Inferiore e la Stiria; e dipinse le piante raccolte: 415 illustrazioni in colori di piante diverse furono acquistate dopo la morte del D. per la raccolta di disegni dall'Accademia d'arte a Vienna. Ai suoi ultimi anni risalgono anche le quattro uniche acqueforti che possediamo; fra queste si distingue specialmente il magnifico autoritratto.
Bibl.: L. Grünstein, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913; id., Moritz Daffinger u. seine Zeitgenossen, Vienna 1923.