MORTON, James Douglas, quarto conte di
Nato a Dalkeith nel 1530, morto a Edimburgo nel 1581, è noto col nome Morton, da lui sempre portato sebbene tale suo titolo gli venisse per ragioni di matrimonio avendo egli sposata l'ultima figlia di lord Morton. Reggente del regno di Scozia quando Maria Stuarda andò sposa a Francesco II di Francia, al ritorno della regina rimasta vedova il M. fu chiamato prima a far parte del consiglio privato e poi nominato cancelliere del regno. Partecipò quindi a tutti i torbidi avvenimenti nei quali fu protagonista la regina ed è difficile giudicare con quale spirito il M. abbia svolto la sua attività di uomo di governo. Quando Rizzio fu assassinato sotto gli occhi di Maria, indubbiamente M. fu l'ispiratore del delitto insieme con il Darnley, marito della regina, ma la voce pubblica ha sempre accusato il M. di essere poi fra i complici di lei nell'assassinio del Darnley stesso. Ma quando la regina sposò il Bothwell, che dell'assassinio del Darnley era senza dubbio colpevole, il M. fu dalla parte dei ribelli contro Maria e fu presente quando questa, sconfitta, venne obbligata ad abdicare e ad abbandonare la Scozia. Morto nel 1572 il reggente Murray, tutore del figlio di Maria, il futuro Giacomo V, il M. riprese la reggenza. La sua partecipazione attiva a tutte le lotte degli ultimi anni gli creò forti correnti ostili. La nobiltà voleva liberarsi di lui e riuscì a fare anticipare la dichiarazione di maggiore età di Giacomo per far cessare la reggenza. Il M. si ritirò allora a vita privata, ma la sua influenza nella politica della Scozia non parve diminuita, per cui i suoi nemici ricorsero a un colpo di audacia per liberarsi di lui. Un'accusa precisa venne presentata contro il M.: quella di aver partecipato direttamente all'assassinio del Darnley, padre del giovane re. L'accusatore fu James Stewart e, sebbene nessuna prova assistesse l'accusa, una giuria di 16 nobili scelti fra i nemici del M. lo condannava a morte. Il M. fu decapitato il 2 giugno 1581.