MOSCA (XXIII, p. 907; App. II, 11, p. 351)
Lo sviluppo di questa grande capitale è stato particolarmente rapido negli ultimi decennî; nel 1925 la sua popolazione era di circa 2.700.000 ab.; nel 1930 era salita a 4 milioni, per superare i 5 milioni nel 1958, senza tener conto dello sviluppo dei centri minori nella regione circostante alla città. Il rapido aumento della popolazione creava non pochi problemi alla locale amministrazione, specialmente nei riguardi degli alloggi e dei pubblici servizî (trasporto, luce, riscaldamento, ecc.). Vasti quartieri residenziali e industriali sono sorti alla periferia, per cui la nuova M. è stata costruita con nuove direttive artistiche ed urbanistiche, spesso in vivo contrasto con la struttura della vecchia città, sviluppatasi già nel passato con vie tipicamente a raggera, collegate da altre a disposizione concentrica.
I nuovi quartieri, estendendosi in direzione dei quattro punti cardinali, hanno grandi strade, corsi, viali rettilinei e si tagliano ad angolo retto; e le costruzioni sorgono numerose, confortevoli, funzionali nelle vaste aree attorno alla città, ove già si estendevano belle foreste di pini e di betulle. Fra le molte arterie cittadine alcune hanno assunto particolare importanza per monumentalità di edifici e per traffico commerciale: il viale Kotelničeskaja, la via dei grattacieli; la via Čajkovskij; la grande arteria Komsomol′skaja, che unisce il centro ai nuovi quartieri di SO; il grandissimo viale Sadovaja; l'arteria considerata come la principale è quella intitolata a Gor′kij, che porta al viale Leningrado, che si continua nella strada che porta alla ex-capitale. Una nota particolare della nuova M. sono i grandi edifici "multiplani" (così vengono chiamati i grattacieli) con la loro imponenza ed anche con il loro stile, che se pur funzionale, è spesso artisticamente discutibile; fra i molti dominano il gigantesco palazzo dei Soviet, alto 410 metri, sormontato dalla gigantesca statua di Lenin, la nuova università "Lomonosov", sulle colline Lenin, edificio di 240 m di altezza, con 162 aule, 6000 camere per studenti, una biblioteca di 4.500.000 volumi, 12 facoltà; la frequentano 22.000 studenti di 59 nazionalità diverse, e circa 2500 tra professori ed assistenti. Grandioso il magazzino statale, G.U.M., che ha più di 130.000 clienti al giorno; imponenti anche molti nuovi alberghi quali il Metropol′, il Nazionale, il Moskva e il recentissimo Ukraina, edificio di 175 m di altezza. Tra le opere moderne vi è poi lo Stadio Lenin per 110.000 spettatori, che fa parte di un imponente complesso sportivo. È in costruzione una torre antenna per le trasmissioni radiotelevisive, alta 500 metri.
Nella capitale russa, specie negli ultimi decennî, è venuta concentrandosi anche una nuova intensa attività industriale, per cui alle tradizionali attività, pur esse modernizzate e razionalizzate, si sono aggiunte nuove svariatissime industrie. Non meno dell'8% dell'intera produzione industriale dell'URSS, viene da M., ove si contano più di 1500 stabilimenti principali, ove si fabbricano medicinali, profumi, tessuti, lavori in legno, macchine di ogni tipo, prodotti alimentari, ecc. Fra i più importanti complessi industriali primeggiano le fabbriche: ZIS (Fabbrica Stalin), dia utomobili; Krasnyj Proletarskyj Zavod, di costruzioni meccaniche; Serp i molot ("falce e martello"), per la grande metallurgia; Kaganovič, di cuscinetti a sfere; Dinamo, di macchinarî elettrotecnici; Kalibr e Frezer, di macchine utensili; Elektrozavod; Krasnyj-Oktjabr′, di dolciumi, oltre a varie altre di tessuti, aeroplani, ecc.
Il notevole sviluppo industriale ha favorito l'immigrazione di molta mano d'opera, per cui l'aumento della popolazione, come dicemmo, ha superato l'incremento di centri residenziali, che pur grandiosi e popolosi sono sorti alla periferia e nei dintorni, per i servizî pubblici dei quali si sono dovute costruire speciali centrali termoelettriche a legna e a torba (illuminazione, riscaldamento). Una corona di centri satelliti industriali e residenziali è così andata sviluppandosi attorno a Mosca ad una certa distanza dal nucleo cittadino. Per meglio armonizzare le varie parti della città, con un decreto del 18 agosto 1960 la superficie del comune di Mosca è passata da 360 a 875 km2, inglobando i vicini centri di Babuškin, Kuncevo, Ljublino, Perovo e altri minori, con vaste zone coperte da boschi. La città è stata ripartita in 17 distretti (4 interni e 13 esterni, separati dal viale Sadovaja) e conta entro i nuovi confini 6.046.000 abitanti. È inoltre prevista la creazione di 8 città satelliti, la prima delle quali è Krjukovo, che dista 40 km e conterà 65.000 ab.
Tale incremento demografico e topografico ha richiesto una più moderna e adeguata organizzazione nei servizî di trasporto urbani; a ciò ha risposto la nuova metropolitana sotterranea, che raggiunge uno sviluppo di 71 km, con oltre 40 grandi, comode e notoriamente sontuose stazioni.
M. è anche il centro principale di convergenza di tutte le vie di comunicazione dell'URSS, stradali, ferroviarie, navigabili, aeree. Fra l'altro ricordiamo la nuova autostrada da Mosca a Simferopol′ in Crimea. Ben 11 ferrovie irradiano da M. verso tutte le direzioni dell'Unione; un sistema di canali navigabili interni favorisce il trasporto delle merci che arrivano e partono dalla metropoli; sette moderni aeroporti permettono un perfetto servizio di aeroplani verso le più lontane località dell'Unione (la scarsità di strade e ferrovie ha dato infatti grande impulso alle vie aeree, sì che ogni piccolo centro dell'URSS ha un aeroporto). I trasporti aerei, oltre che per passeggeri, funzionano anche per merci e bestiame. Vedi tav. t. f.
Bibl.: I. Günther, Russia-Oggi, Milano 1958; G. Arian-Levi, Geografia dell'U.R.S.S., a cura dell'Associazione Italia-URSS, Roma 1956; Ju. G. Sauchkin, Moskva, Mosca 1955; J. Tricart, Moscou, capital de l'URSS, in Larousse Mensuel, XIII (1955), pp. 698-700; S. Veselovskij, V. Snegirev, I. Korobkov, Podmoskov′e, Mosca 1955.