VALANCIUS, Motiejus
Vescovo e scrittore lituano; nato il 16 febbraio 1810 a Salantai in Samogizia, morto a Varniai il 17 maggio 1875. Di origine contadinesca, entrò nel 1822 nel seminano di Varniai e fu ordinato sacerdote nel 1828. Nel 1840 fu nominato professore nell'Accademia ecclesiastica di Vilna, donde passò in quella di Pietroburgo per rientrare nel 1845 in Lituania. Nel 1850, mentre era rettore del seminario di Varniai, fu consacrato vescovo di Samogizia. In 25 anni di vescovato compì un'opera energica e accorta di religiosità e di elevazione del popolo, per cui viene considerato uno dei più fervidi antesignani del lituanesimo e un tenace custode della cultura latina e cattolica della sua terra.
V. ha lasciato scritti numerosi e varî di soggetto e d'importanza. L'opera sua principale è Žemaitių Vyskupyste (Il vescovado di Samogizia), pubblicata in due volumi nel 1848. Le opere minori, di carattere folkloristico, narrativo e religioso, non sono meno importanti: così il Vaikų Knygelé (Libretto per i fanciulli), edito nel 1864; il Paaugusių Žmonių Knygelé (Libretto per gli adulti) edito nel 1868 e, soprattutto, i graziosi racconti di Palangos Juzé (Giuseppino di Palanga) e Pasakojimai Antano tretininko (Racconti del terziario Antonio); finalmente una ricca raccolta di 1200 Žemaičių patarlès (Proverbi samogizî). A ciò si devono aggiungere le traduzioni dei Salmi di David e numerosi canti di carattere religioso e morale.
Bibl.: N. Biržiska, Mūsų Raštų istorija, Kaunas 1925; A. Alekna, Žemaičių Vyskupas Motiejus Valančius, Klaipeda 1922.