motogeno
Fattore di migrazione, ossia molecola diffusibile capace di stimolare la motilità cellulare e orientarla in direzioni precise. Questi fattori di migrazione intervengono durante lo sviluppo embrionale, ma svolgono un ruolo decisivo anche nella metastatizzazione dei tumori maligni. L’invasione tissutale e la disseminazione delle metastasi avvengono attraverso l’esecuzione di programmi genetici la cui espressione è normalmente limitata ad alcune cellule embrionali nel corso del processo di sviluppo. La simulazione di questi programmi da parte di una cellula neoplastica può avvenire per alterazione dell’espressione di geni attivi in limitate fasi della vita embrionale, ma repressi nelle cellule somatiche dell’organismo adulto. La regolazione di questi geni risponde a segnali extracellulari che comprendono fattori di migrazione (i motogeni appunto), di crescita (fitogeni), e di differenziamento (morfogeni), ed è mediata dall’apparato di trasduzione intracellulare del segnale e da fattori trascrizionali specifici. Nel corso del processo differenziativo, le cellule embrionali, come le cellule metastatiche, si muovono seguendo le matrici intercellulari. Il movimento comporta una serie di modificazioni coordinate delle strutture citoscheletriche e adesive della cellula. I motogeni, sono secreti dalle cellule stromali, cioè i fibroblasti e le cellule endoteliali, o dalle cellule migranti che infiltrano i tessuti e agiscono sulle cellule parenchimali circostanti secondo un circuito paracrino. In modo aberrante, una neoplasia può indurre la secrezione di fattori motogeni da parte dello stroma circostante o produrli essa stessa, secondo un circuito autocrino. La conseguenza è una stimolazione del movimento delle cellule neoplastiche e lo scatenamento delle loro proprietà invasive. Un esempio è rappresentato dai fattori della famiglia degli scatter factors (fattori di dispersione), molecole secrete dai fibroblasti stromali che stimolano la dissociazione dei foglietti epiteliali e l’invasione delle matrici extracellulari, orientando la migrazione delle cellule secondo il proprio gradiente di concentrazione. (*)