MOTORE
Filosofia. - Dal punto di vista filosofico, il concetto di "motore" si riferisce essenzialmente alla filosofia aristotelica, e alla sua idea della divinità come "primo motore" (πρῶτον κινοῦν) e "motore immobile" (κινοῦν ἀκίνητον). Primo motore è infatti la divinità in quanto causa suprema di tutto il divenire cosmico. Ma tale sua efficacia non deriva da un'azione, o da un influsso, che essa comunque eserciti attivamente rispetto al mondo, perché, data la sua pura "attualità" scevra affatto di "potenza", e cioè data la sua assoluta perfezione del tutto incompatibile con un'ulteriore attività e col senso di deficienza che questa presupporrebbe, essa non può concepirsi come attiva, per lo meno nel senso pratico per cui attività implica divenire e movimento. Essa muove bensì senza muoversi, "come muove l'oggetto dell'amore" (κινεῖ ὡς ἐρώμενον), e cioè come il supremo fine di perfezione a cui tutta la realtà tende: di qui la sua "immobilità". Concezione che poi trapassa, com'è noto, attraverso l'influsso dell'aristotelismo, nella teologia cristiana della scolastica (v. aristotele).