PARATONICI, MOVIMENTI
. In fisiologia vegetale si comprendono col nome di paratonici (dal gr. παρά "oltre" e το0νος "tensione", per squilibrio di tensione e quindi di allungamento tra un lato e l'altro di un medesimo organo) quei movimenti di curvatura e di orientamento che presentano le piante in dipendenza di determinati stimoli; si chiamano anche movimenti indotti, per distinguerli da altri movimenti autonomi, che si compiono indipendentemente da qualsiasi stimolo esterno.
Esempio di movimento autonomo ce lo presentano le parti di una gemma che si apre e si svolge per accrescimento; esempio di movimento indotto o paratonico è quello di un fiore già aperto che si chiude e si riapre quando venga portato dalla luce al buio o dal caldo al freddo, o viceversa: nel primo caso il movimento dipende da fattori interni, nel secondo da agenti esterni (luce o calore).
I movimenti paratonici si chiamano tropismi (v.) quando si compiono secondo la direzione dello stimolo, come nei casi di geotropismo, eliotropismo, idrotropismo, chemotropismo (v. queste voci), ecc., nei quali lo stimolo che provoca il movimento è la gravità, la luce, l'umidità o un agente chimico, e la pianta o i suoi organi in via di accrescimento si piegano in un senso o nell'altro a seconda della direzione dello stimolo stesso. Si chiamano invece nastie (v.) quando, come nel caso sopra citato del fiore che si apre o si chiude, il movimento è sempre lo stesso, qualunque sia la direzione dello stimolo che lo provoca.