Moviola
In origine, nome brevettato angloamericano, comp. di movie "cinema" (presente come primo elemento compositivo in marche di macchine da ripresa), e -ola, suff. di nomi come pianola, radiola, e altri, che richiama l'idea della sonorità. Nella tecnica cinematografica, apparecchio per il montaggio di un film, costituito di un proiettore, di un apparecchio fonoriproduttore e di uno schermo di piccole dimensioni sul quale viene proiettata la colonna visiva, il che consente di fermare l'immagine o di far procedere i fotogrammi al rallentatore o a ritroso, al fine di tagliare e congiungere, una volta visionati, spezzoni di diverse bobine per ottenere la successione desiderata delle sequenze filmate. Per analogia, il termine è usato nel gergo televisivo per indicare la riproduzione rallentata di una videoregistrazione, con l'eventuale arresto in corrispondenza di una singola immagine. *