mucosa
Tonaca che tappezza la parete di alcuni organi rivolta verso la cavità: per es., tubo digerente, vie respiratorie, alcuni segmenti dell’apparato urogenitale.
In corrispondenza delle aperture naturali, ove questi apparati comunicano con l’esterno (bocca, narici, orifizio uretrale, ecc.), la m. si continua nel tegumento mediante una zona di transizione a caratteri intermedi fra m. e cute. Il nome deriva dal fatto che queste membrane sono umettate di continuo da liquidi secreti dall’epitelio della m. stessa, oppure da ghiandole in essa contenute. Se le ghiandole che irrorano le m. sono voluminose, esse sono situate profondamente e perfino a notevole distanza, e comunicano con la m. mediante il canale escretore (per es., le ghiandole salivari nel caso della m. orale); in alcune il liquido secreto è muco, in altre è di natura diversa; tuttavia non tutte le m. sono provviste di ghiandole. Talora le m. sono intimamente unite alle parti sottostanti, ma spesso è interposto un connettivo lasso, in modo che possano scorrere con facilità. Verso la superficie libera tutte le m. hanno un rivestimento di epitelio aderente intimamente a uno strato di connettivo fibrillare, la tonaca propria della m., provvista di fibre elastiche e non di rado infiltrata di linfociti; la superficie di contatto fra epitelio e tonaca propria può essere piana, più spesso l’uno s’ingrana nell’altra mediante rilievi di varia forma; la tonaca propria si solleva in papille alle quali corrispondono depressioni della superficie profonda dell’epitelio; in questo modo, per la maggior estensione della superficie, sono favoriti gli scambi fra i due tessuti. La struttura dell’epitelio e la quantità di fibre elastiche variano nelle m. delle singole regioni, in relazione alle influenze meccaniche cui sono sottoposte. Non di rado parti limitate di una m. possono eseguire movimenti in modo autonomo per la presenza di un sottile strato di cellule muscolari lisce sulla faccia profonda della m. (muscularis mucosae).
Alterazioni delle m., soprattutto di natura infiammatoria, si possono osservare, in sede diversa, come segno clinico di molteplici condizioni morbose: carenze vitaminiche, malattie virali, batteriche, ecc. (➔ mucosite). A seconda della maggiore o minore irrorazione sanguigna, le m. possono presentare colorito rosso, roseo o addirittura biancastro, come si verifica nelle gravi anemie.