mudare
Solo in Rime dubbie XXX 17, con il significato consueto di " far la muda ", detto degli uccelli che mutano penne: l'un dicea " Vedi bella druda! ", / dicea l'altro: " Ella muda ". L'espressione ha intonazione ironica giacché la bella druda è la cornacchia dell'apologo esopiano spogliata dagli altri uccelli delle penne con le quali si era adornata.
Il verbo ricorre anche, come variante di " mutare ", in Pg II 36 (con l'etterne penne / che non si mudan come mortal pelo), ma al Petrocchi (cfr. ad l.) la lezione della sezione A non sembra preferibile a quella recata dalla grande maggioranza dei codici dell'antica vulgata.