al-Razi, Muhammad ibn Umar ibn al-Husain Fakhr al-Din
Teologo e commentatore musulmano sunnita persiano (Rayy 1149 - Herāt, od. Afghānistān, 1209). Viaggiò a lungo, conoscendo anche l’estrema povertà, e trovò infine successo e ricchezza a Herāt, dove ebbe enorme seguito e fama di ottimo predicatore. Fu autore di numerose opere scientifiche, letterarie, giuridiche, filosofiche e teologiche e il suo scritto maggiore, un importante commento al Corano di stampo ash’arita (Mafātiḥ al-ġayb o al-Tafsīr al-Kabīr «Le chiavi dell’invisibile» o «Il Gran Commento»), dimostra grande interesse per le posizioni filosofiche, oltre che teologiche. al-R. studiò, infatti, a fondo al-Fārābī e Avicenna di cui commentò, fra l’altro, in modo critico, il Kitāb al-ishārāt wa l-tanbīhāt, «Il libro degli accenni e degli avvertimenti», un’importante summa filosofica (di logica, fisica, psicologia, metafisica e conoscenza ‘mistica’), che ebbe grande fortuna negli ambienti dell’avicennismo orientale; l’opera fu poi commentata, proprio in risposta alle critiche di al-R., da Naṣīr al-dīn al-Ṭūsī (m. 1274). Anche in al-Mabāḥith al-mashriqiyya, «Le ricerche orientali», al-R. dimostra grande attenzione per la filosofia, nonché per i temi teoretici dalla teologia mu’tazilita, nei cui confronti egli fu estremamente critico. L’opera è ispirata ad Avicenna e spesso riprende le soluzioni avanzate da ‛Abū al-Barakāt al-Baġhdādī (m. 1164-1165).