al-Barada¿i, Muhammad Mustafa
al-Barāda‘ī, Muḥammad Muṣṭafā. – Diplomatico e politico egiziano (n. Cairo 1942). Entrato a far parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), ne divenne il direttore generale nel 1997. Nel 2001 entrò in contrasto con il presidente statunitense G.W. Bush su diverse questioni centrali di politica nucleare contestando con fermezza, in particolare, la scarsa coerenza politica dei paesi che possiedono armi nucleari ma tentano di impedire ad altri di acquisirle. Guadagnò inoltre autorevolezza in Medio Oriente quando mise in discussione la questione delle armi di distruzione di massa utilizzata dagli Stati Uniti come pretesto per giustificare l’invasione dell’Iraq nel 2003. Queste prese di posizione non contribuirono a migliorare i rapporti di al-B. con l’amministrazione repubblicana statunitense, aggravati dal suo approccio verso l’Iran, percepito come non abbastanza intransigente da Washington e dai suoi alleati occidentali. Per i suoi sforzi nel prevenire la proliferazione nucleare, nel 2005 fu conferito ad al-B., insieme all'AIEA, il premio Nobel per la pace. Nel 2009 al- B. lasciò il vertice dell’AIEA e dopo la destituzione del presidente egiziano H. Mubārak fu indicato come candidato laico e liberale per le elezioni presidenziali previste in Egitto per il luglio 2012. Nel gennaio precedente il voto, al-B. ha annunciato di non volersi presentare al giudizio degli elettori, denunciando il modo antidemocratico con il quale il Consiglio supremo delle Forze armate (SCAF) ha governato la transizione dell’Egitto verso la democrazia (v. primavera araba).