NAGIB, Muhammad
Militare egiziano. Nato ad al-Khartūm il 20 febbraio 1901; figlio di un ufficiale delle truppe egiziane stanziate nel Sudan; studiò dapprima ad al-Khartūm, nel Gordon College, e poi nella scuola di guerra del Cairo. Per il suo comportamento durante la guerra di Palestina del 1948, alla quale partecipò come comandante di una divisione e nel corso della quale fu ferito (dicembre 1948), acquistò una vasta popolarità nell'esercito egiziano, scontento per la sconfitta subita, imputata alla corruzione e all'incapacità dei governanti. L'opposizione dimostrata dalla corte e dal governo alla sua elezione a presidente del circolo degli ufficiali del Cairo fu uno dei motivi che indusse i giovani ufficiali capeggiati da Giamāl 'Abd an-Nāṣir ad affrettare il colpo di stato che da tempo stavano organizzando. Essi offrirono a Nagīb, che accettò, il comando del movimento, al fine di giovarsi dell'ascendente e della popolarità da lui godute. Dopo il colpo di stato del 23 luglio 1952 Muḥammad Nagīb fu nominato primo ministro (settembre 1952) e, proclamata la Repubblica (18 giugno 1953) anche Presidente di essa. La sua politica conciliante verso la vecchia classe politica lo pose presto in urto con i giovani ufficiali: il 25 febbraio 1954 fu costretto a dimettersi da tutte le sue funzioni ma, sotto la spinta di violente manifestazioni popolari, fu reintegrato immediatamente nella carica di Presidente della Repubblica. Il 14 novembre 1954, coinvolto in un processo per complotto, fu di nuovo estromesso anche da tale carica e posto in domicilio sorvegliato in una villa nei pressi del Cairo, dove rimase fino al luglio 1960.