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Mullā Sadra Shīrāzī, Ṣadr al-Dīn Muḥammad ben Ibrāhīm

Dizionario di filosofia (2009)
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Mulla Sadra Shirazi, Sadr al-Din Muhammad ben Ibrahim


Mullā Sadra Shīrāzī, Ṣadr al-Dīn Muḥammad ben Ibrāhīm

Filosofo musulmano persiano (Shīrāz, od. Iran, 1571 - al-Baṣra, od. Iraq, 1640). Sciita, dopo alcuni anni di ritiro spirituale, fu chiamato all’insegnamento a Shīrāz, dove si dedicò anche alla composizione di alcuni tra i suoi scritti maggiori. La sua riflessione filosofica e teosofica originale, che rielabora diverse teorie della tradizione islamica (il kalā´m, l’ismailismo, le filosofie di Avicenna e Suhrawardī, che egli chiama il capo della scuola degli Orientali o Mashriqiyyūn), è denominata «sapienza trascendente» (al-ḥikma al-mut‛āliyya). Con essa M. S. S. diede origine a una vera e propria scuola di pensiero la cui influenza è ancora notevole in Iran. L’opera principale di M. S. S. è Asfār (propr. al-Asfār al-arba‛a «I quattro viaggi», cioè i percorsi o viaggi intellettuali o spirituali che interessano il mondo Creaturale e il suo Principio), terminata probabilmente nel 1628. Oltre a opere di carattere tradizionalista e ad alcuni scritti giovanili (di mistica), si ricordano ancora al-Ḥikma al-‛arshiyya («La sapienza del trono») a tema escatologico; il Kitāb al-mashā’ir sull’ontologia; Mafātiḥ al-ghayb («Le chiavi dell’invisibile») commento coranico in cui sono toccati temi di metafisica, cosmologia ed escatologia, e Asrār al-ayāt «I segreti dei versetti» in cui sono commentati alcuni versetti coranici. Tre si può dire siano le sue tesi più importanti: il primato dell’esistenza contro quello della quiddità (a questo proposito M. S. S. riela­bora le distinzioni avicenniane secondo cui l’esisten­za è o necessaria e senza vincolo o possibile e vincolata, ma le rilegge facendo della quiddità un limite per l’esistenza, astratto dalla mente); l’unità di intelletto e intelligibile; la tesi del «moto sostanziale» che interessa le cose esistenti, sia nelle loro sostanze, sia nelle loro qualità, in quanto tutte percorse o penetrate dal flusso (fayḍ) dell’esistenza.

Vedi anche
Maométto Maométto (arabo Muḥammad "il Lodato"). - Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. Maometto, figura chiave dell'Islam, è il messaggero di Dio (rasūl ... sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo meno lontano dall’ortodossia sunnita sul terreno politico e giuridico; imamiti o duodecimani, sciiti moderati, ... ῾Arafāt, Yasser ῾Arafāt ‹-àt›, Yasser. - Pseudonimo dell'uomo politico palestinese Mohammed ῾Abd ar-Ra'uf (Gerusalemme 1929 - Clamart, Parigi, 2004). Leader di al-Fatàh, la principale organizzazione della resistenza armata palestinese, e presidente dal 1969 del Comitato esecutivo dell'OLP, nel 1994 divenne presidente ... Ḥusain at-Tikritī, Ṣaddām Ḥusain at-Tikritī ‹... at tikritìi›, Ṣaddām. - Uomo politico iracheno (Tikrīt, Baghdād, 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani tutti i poteri. Deciso a imporre l'egemonia irachena nella regione, ...
Tag
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  • COSMOLOGIA
  • ONTOLOGIA
Vocabolario
din din
din din (o dindìn). – Voce onomatopeica con la quale si imita il suono della campanella.
din dòn
din don din dòn. – Voce onomatopeica imitativa del suono delle campane; anche s. m.: il din don delle campane. Talora si aggiunge dan, per imitare il suono di più campane, o un suono più vario e prolungato: Allora suonò la campana ... Din...
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