mumblecore
<mḁ’mblkoo> s. ingl., usato in it. al masch. – Sottogenere del cinema indipendente americano, caratterizzato da produzioni a basso budget realizzate in digitale, dall’utilizzo di attori non professionisti e da sceneggiature improvvisate che solitamente raccontano i rapporti tra i trentenni. Il termine è stato coniato nel 2005 da Eric Masunaga, un montatore del suono di alcuni di questi film, il quale intendeva indicare un loro tratto distintivo, ossia la preponderanza del dialogo su tutto il resto. Il m. ha alcuni registi di riferimento come Lynn Shelton, Mark Duplass, Jay Duplass, Aaron Katz, Joe Swanberg e Andrew Bujalski, che è ritenuto il padrino di questo sottogenere cinematografico, tanto che il suo Funny ha ha (2002), un affresco generazionale di un gruppo di ragazzi di Boston, ne è considerato il film capostipite. Nel corso degli anni il m. è riuscito anche a varcare i confini dell’America Settentrionale, come nel caso del Berlin mumblecore, una derivazione tedesca di questa tipologia di cinema indipendente.