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MUNKÁCSY, Mihály Lieb, detto

Enciclopedia Italiana (1934)
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MUNKÁCSY, Mihály Lieb, detto


Pittore, nato il 20 febbraio 1844 a Munkács, morto il 1° maggio 1909 nel manicomio di Endenich presso Bonn, dove era internato dal 1902. Destinato dapprima dal padre al mestiere di falegname, ebbe la prima educazione artistica dal ritrattista ungherese Elek Szamossy, poi studiò a Vienna (1864) col Rahl, a Monaco (1866) con A. Wagner e, dopo un breve soggiorno a Parigi durante il quale ebbe modo di conoscere le opere del Courbet, a Düsseldorf con L. Knaus. Ivi si formò il caratteristico stile dei suoi quadri di genere, di tipo letterario-realistico, di ambiente popolare e borghese, che, insieme con le composizioni storiche e religiose, fecero del M. uno dei più acclamati pittori del suo tempo. Tra le sue opere più celebri sono: L'ultimo giorno di un condannato a morte, 1870 (Budapest, Museo di belle arti), Le filacce, 1872; I disturbatori della quiete notturna, 1873 (Budapest, Museo di belle arti); Al Monte di pietà, 1874 (New York, Metropolitan Museum); L'eroe del villaggio, 1875 (Chicago, Art Institute); Visita alla puerpera (Monaco, Nuova Pinacoteca); Due famiglie, 1877; Milton detta il Paradiso perduto, 1878 (New York, Lenox Library); La morte di Mozart, 1884 (Detroit, Institute of Art); Cristo innanzi a Pilato, 1881 (Filadelfia, Wanamaker); Cristo sulla croce, 1882 (Dresda, Galleria di pittura); Ecce homo, 1895 (Debrecen, Museo Déri); Il giuramento innanzi ad Arpad, 1896 (Budapest, parlamento), ecc. Dipinse anche affreschi, tra cui l'Apoteosi del Rinascimento nel vestibolo del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Ma più importanti di queste opere, le quali, specialmente nell'ultimo periodo, hanno spesso un carattere piuttosto teatrale che drammatico, sono i paesaggi e i dipinti di fiori, d'inapprezzabile valore artistico. Nei primi, oltre all'influsso del Courbet, si riscontra quello del paesista ungherese Ladislao de Paál, col quale il M. lavorò nel 1868: essi rivelano una profonda intensità del sentimento della natura, un pathos, un senso drammatico e personale d'espressione che si rivelano nelle linee e nell'intensa scala dei colori. I più importanti paesaggi del M. si trovano nella sala Munkácsy del Museo di belle arti in Budapest. Il M. è senza dubbio il maggior pittore ungherese del sec. XIX, benché, avendo preso stabile dimora all'estero, non abbia potuto esercitare un influsso durevole sullo sviluppo della pittura della sua patria.

Bibl.: D. Malonyay, M. M. élete és munkái, voll. 2, Budapest 1898; M. M., Souvenirs, con prefazione di Boyer d'Agen, 2ª ed., Parigi 1897; F. W. Ilges, M. v. M. (Künstlermonogr., 40), Bielefeld e Lipsia 1899; G. Feleky, M. M., Budapest 1911; Ch. Sedelmeyer, M. v. M., sein Leben u. seine künstler. Entwicklung, Parigi 1914; B. Lázár, Courbet et son influence à l'étranger, ivi 1911; id., M.-tanulmányok, Budapest 1925; id., A fiatal M., ivi 1926; L. Fülep, Magyar müvészet, ivi 1923; E. Kállai, Neue Malerei in Ungarn, Lipsia 1925; K. Lyka, M. v. M., Vienna 1926; id., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931; St. Réti, L'arte moderna ungherese, in Ungheria, Roma s. a.

Vedi anche
Ungheria Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O. 1. Caratteristiche fisiche Il territorio ungherese si presenta per lo più pianeggiante (per oltre il 70% della superficie totale), con rilievi ... Budapest Città dell’Ungheria (1.675.000 ab. nel 2007), capitale e capoluogo della contea di Pest; sorge sul Danubio, a 104 m s.l.m., ed è nata dall’unione (1873) di tre città distinte, Buda e Óbuda, in collina sulla destra del fiume, e Pest, in piano sulla sinistra. In seguito all’aggregazione (1950) di alcuni ... arte In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati.  ● Il concetto di arte come tèchne, complesso ... Monaco di Baviera (ted. München) Città della Germania (1.326.807 ab. nel 2008), capoluogo del Land di Baviera. Sorge a 520 m s.l.m sulle sponde del fiume Isar ed è stata favorita dal convergere di varie strade provenienti dai valichi delle Alpi (la città costituisce il principale punto di accesso all’area alpina orientale), ...
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    Enciclopedia on line
    Pittore ungherese (Munkács 1844 - Endenich, Bonn, 1900). Studiò a Vienna, Monaco, Düsseldorf; a Parigi assorbì la lezione di G. Courbet e dei pittori di Barbizon, dove soggiornò nel 1874. Si rese notissimo con quadri storici e religiosi e scene di genere di carattere letterario-realistico, eseguiti ...
Vocabolario
détto
detto détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
détta
detta détta s. f. [der. di dire, part. pass. detto]. – 1. Atto del dire, cosa detta, nella locuz. a detta di ..., a detta sua e sim., cioè «secondo ciò che dice ...»: a detta di tutti; a detta di chi se ne intende; a detta degli esperti....
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