PASTORALE, MUSICA
. Può essere considerata musica pastorale quella che s'ispira alla vita dei pastori e dei campi:1. imitandone gli elementi naturistici, realistici: 2. simbolizzandola in persona o in scene d'un particolare accento di semplicità, ingenuità, tenerezza, idillicità: 3. interpretandola liricamente "come espressione di sentimento più che pittura" (Beethoven).
In quanto imitazione, il primo stadio della musica pastorale, essa fa parte della più vasta tendenza della musica a programma. La simbolizzazione, o allegoria, derivata dalla prima Arcadia, risente delle concezioni della natura e degli affetti che lo spirito e l'arte ebbero dal Quattro al Settecento, fino all'ultima Arcadia, attraverso l'umanesimo, il barocco, il razionalismo, il rococò. Infine il romanticismo, fra il Sette e l'Ottocento, precisò nella musica pastorale il contenuto che la didascalia beethoveniana evoca. Pastorale fu detto intanto un breve pezzo di carattere ingenuo, idilliaco, in sei ottavi, con melodie senza fioriture, con accompagnamento semplice, moderatamente lento, con molte legature, analogo al Siciliano e alla Musette, e da essi differente, poiché è meno lento di quello, meno staccato di questa. Alla Pastorale si collegano anche musiche su temi del Natale.
Pastorale strumentale. - Dato il fondamentale elemento naturistico della musica pastorale, possono rientrare in questo genere quelle fra le cacce del Trecento che cantano esclusivamente di caccia, le chansons francesi del Cinquecento, in cui ricorrono chants des oiseaux e di chasse, le frottole, le villanelle, i madrigali e i Lieder che trattano bonariamente o ironicamente dei costumi, degli amori, della vita nei campi. Si ricordano perciò il Kuckuckslied di Lemlin (1540), il Chant de oiseaux, di C. Jannequin (1558), la Gallina di Donati (1558), il Hennelein weiss di M. Scandello (1570), il Giri giri Gans di O. di Lasso (1573), Die nachtigall di Leoni (1606) e altre polifonie di A. Banchieri, O. Vecchi, la Canzon de li uccelli per liuto di F. Da Milano (1536) e, per altri strumenti, da tasto e da corda, i Capricci sopra il cucco di G. Frescobaldi, K. Kerll, B. Pasquini, il capriccio Petit air pour imitation de rosignolo di A. Poglietti, i capricci di C. Farina (1627) e di M. Uccellini (1642). Uccelli e gallina sono argomenti di alcune Pièces de clavecin di J.-Ph. Rameau. L'imitation gallina cucia suggerì una fuga a J. S. Bach.
Fra le più antiche e più complesse composizioni strumentali che per il titolo e per l'ispirazione sono da noverare in questa rubrica è la Sonata pastorale per 2 violini, viola, trombone (come rinforzo del basso) e liuto (1637) di Fr. Fiamengo, che fa parte d'una raccolta di Pastorali concerti al presepe e risuona di echi popolari e pastorali. Negli ultimi anni del '600, probabilmente, A. Corelli compose il concerto grosso pubblicato nel 1712 con l'annotazione originale "fatto per la notte di Natale" di cui l'ultimo movimento è una pastorale. Nell'op. 8 (1709) di Torelli era già la Pastorale per il santissimo Natale, concerto a quattro. Anche nei concerti grossi di F. Manfredini, op. 3 (1718) e P. A. Locatelli, op. 1 (1721) si trovano pastorali. Händel, che, venuto a Roma, aveva preso nota delle melodie dei pifferai, se ne giovò per la sinfonia pastorale del Messia. Nello stesso oratorio, nel Semele, e soprattutto nell'Aci e Galatea, Händel diede sollecitamente rilievo anche alle minori evocazioni del mondo pastorale. J. S. Bach impresse al Siciliano, che, insieme con la Musette, ha tanta analogia con la pastorale, lȧ più alta poesia religiosa nella sinfonia all'Oratorio di Natale. Pastorali si trovano nelle opere strumentali di B. Pasquini, di D. Scarlatti, Fr. Couperin, I. I. Walther, I. Pachelbel, G. F. Telemann, K. Kerll. Di J. S. Bach è memorabile la Pastorale in fa maggiore per organo. Episodî pastorali costituiscono le Quattro stagioni di A. Vivaldi, la Sinfonia pastorale di Rossetti, parecchie sinfonie e le Stagioni di J. Haydn, e, per il gusto della bergerie, alcune giovanili sinfonie di Mozart. Lo svevo J. H. Knecht compose, nel 1784 circa, Le portrait musical de la nature, grande sinfonia in 5 tempi, con altrettante didascalie evocanti la gioia solare, l'avvicinarsi della tempesta, l'uragano, il ritorno del sereno, il ringraziamento della natura. Da essa Beethoven derivò probabilmente il proposito per la sua sesta Sinfonia, in fa maggiore, composta fra il 1806 e il 1807, presentata al teatro An der Wien il 22 dicembre 1808, e da lui stesso intitolata "Pastorale".
Il fluire delle acque, i temporali, le tempeste furono temi della musica pastorale. Se ne trovano nel virginalista Munday (1630), in opere di A. Campra (Hesione), di J.-Ph. Rameau (Hippolyte et Aricie e Les Indes galantes), di M. Grétry (Zémire et Azor e La rosière de Salenci), nelle bergeries del'700, nell'Ifigenia in Tauride di C.W. v. Gluck; in molte opere di G. Rossini, ecc.
Pastorale vocale e strumentale. - Una monodia alternata con cori e una canzone a quattro voci di Alfonso della Viola, inserite nel Sacrificio di A Beccari (Ferrara 1554), costituiscono il più antico componimento musicale rappresentativo. Lo stesso Della Viola diede musiche all'Aretusa di A. Lollio e allo Sfortunato di A. Argenti (1567). L'Aminta del Tasso (Firenze, 1590) ebbe anch'essa un contributo musicale. Nel lodare, fra le altre forme teatrali, la pastorale, Angelo Ingegneri (1568) raccomandava di disporre l'orchestra e le voci dietro la scena, sì da rendere intelligibili le parole, e di mescolare i cori all'azione. L'endecasillabo e il settenario alternati favorivano il corso della melodia. Dai libretti di O. Rinuccini, favole pastorali, derivarono i primi saggi melodrammatici a Firenze, sul finire del'500. Nell'Euridice (1600) di I. Peri risuona una monodia, accompagnata da flauti, di gusto pastorale. Su 53 opere musicali rappresentate a Venezia dal 1571 al 1605, 27 erano schiettamente pastorali, e le altre recavano non pochi episodî della stessa tendenza. In Francia, dove il teatro ebbe vita sotto l'influenza delle opere italiane colà rappresentate, Le triomphe de l'amour, la prima pastorale interamente musicata, fu composta da La Guerre (Louvre, 1655). Il poeta P. Perrin e il musicista R. Cambert fecero cantare a Issy nel 1559 La pastorale, una bergerie, la quale, benché mediocre, superava i precedenti tentativi teatrali. J.-B. Molière e G. B. Lulli scrissero nel 1664 un dialogo pastorale come intermezzo alla Princesse d'Èlide, nel'66 La pastorale comique, per una entrée del Ballet des Muses, nel'70 gli Amants magnifiques; e fu questa l'ultima pastorale di Lulli, della cui musica egli si giovò nelle Fêtes de l'Amour et de Bacchus (1672). Integrandosi la pastorale con l'opera, sorse la Pastorale héroïque, nella quale eroi e dei avevano rivali i pastori, e l'ambiente era campestre. Pastorali eroiche furono denominate quella di Cambert, Les peines et les plaisirs de l'Amour, 1672; Acis et Galathée (1686) di Lulli; Issé (1697) di A.C. Destouches; Zaïs (1748), Naïs (1749), Acanthe e Céphise (1751), Daphnis et Eglé (1753), di Rameau; Endymion (1731) di Colin de Blamont; Titon e l'Amore (1753) di Mondonville, che dal coin du Roi fu opposta agl'intermezzi dei bouffons italiani. Dello stesso Mondonville Daphnis et Alcimadure (1754), fu denominata pastorale languedocienne.
L'oratorio Aci e Galatea (1740) di Händel è in ogni sua parte un dramma pastorale. Gluck denominò dramma lirico l'ultima sua opera Eco e Narciso che può anch'essa essere posta tra gli esempî di pastorale.
Il Singspiel tedesco oppose agli argomenti raffinati delle opere di corte un'ingenuità schiettamente pastorale.
Nel Sei e Settecento molte cantate da camera ebbero testo e gusto pastorali.
Bibl.: A. Sandberger, Zu den geschichtl. Voraussetzungen d. Pastoralsymphonie, in Beethoven Aufsätze, 1924; H. Prunières, L'Opéra ital. en France avant Lully, Parigi 1913; P.-M. Masson, L'Opéra de Rameau, ivi 1931.