MUSKOGI o Muskhogi
Un importante gruppo linguistico dell'America del Nord, le cui numerose tribù (i Chickasaw, i Choctaw, i Creek o Muskogi propriamente detti, e i Seminole, una frazione di questi immigrati nella Florida nel 1750) abitavano al tempo dei loro contatti con P. de Nárvaez (1528) e De Soto (1540) il paese a est del basso Mississippi. I Natchez del Mississippi inferiore, celebrati dallo Chateaubriand, erano pure imparentati ai Muskogi per la cultura e la lingua. Seguendo probabilmente il corso del Red River, le tribù Muskogi immigrarono nella loro nuova patria, in possesso d'una tipica coltivazione di granoturco, e a essi risale una parte dei "mounds" e del vasellame trovatovi. Abitavano villaggi spesso protetti da palizzate: le capanne dei capi e delle riunioni, per lo più rotonde, come pure i templi, poggiavano su fondamenta di terra a forma di terrazze, per essere preservate dalle inondazioni. Nelle cerimonie usavano una bevanda inebriante ricavata dall'Ilex cassine. Era molto diffusa fra essi l'usanza della deformazione artificiale del cranio nei bambini e per questo furono chiamati Flatheads (teste piatte).
I Creek e i Chickasaw seppellivano i loro morti sotto le capanne; i Choctaw lasciavano decomporre i cadaveri su alte impalcature, poi gli uomini e le donne toglievano con le unghie la carne rimasta. Le ossa, lavate o tinte in rosso, venivano deposte nell'ossario. Quando questo era pieno aveva luogo una sepoltura comune nella quale le bare piene di ossa venivano sovrapposte in forma di piramide e ricoperte di terra.
Predominava il sistema gentilizio con due classi matrimoniali e matriarcato. L'organizzazione politica era assai progredita, come la formazione di confederazioni (Creek, Choctaw). Al consiglio dei singoli villaggi corrispondeva il consiglio delle confederazioni sotto la presidenza d'un capo superiore. Lo stato dei Natchez era quasi una teocrazia e vi presiedeva un capo, chiamato "il grande sole" che era allo stesso tempo gran sacerdote. Nella stagione in cui maturava il granoturco (luglio-agosto) i Creek festeggiavano la grande festa del capodanno. I Muskogi hanno opposto un'eroica resistenza contro i conquistatori stranieri (nel 1813-14 campagne del gen. Jackson contro i Creek, e nel 1835-43 contro i Seminole). Già nel 1840 le tribù venivano trapiantate nell'Oklahoma, il territorio indiano. Nei secoli XVI e XVII essi contavano circa 50.000 individui; ora le tribù minori sono quasi completamente scomparse; altre, specialmente i Choctaw e i Creek, si sono già da molto tempo convertite al cristianesimo e godono di una specie d'autonomia amministrativa con proprie leggi scritte.
Lingue. - Il gruppo linguistico Muskogi comprende un gran numero di dialetti (moltissimi dei quali ora estinti), parlati nella parte sud-est degli Stati Uniti, fra il Mississippi e il fiume Savannah, l'Oceano Atlantico e il Golfo del Messico. Si distinguono parecchi gruppi: 1. Muskogi propriamente detto, suddiviso in due sezioni: a) sezione settentrionale che comprende il Muskogi o Creek (krik); b) sezione meridionale che comprende il Hitchiti, il Seminole, l'Alabama, il Choctaw (suddividentesi in tre dialetti), il Chickasaw e gli estinti Apalache, Yamasi e Okalusa; 2. il gruppo Natchez (comprendente il Natchez propriamente detto e l'estinto Taensa). L'appartenenza del Natchez alla famiglia Muskogi è stata dimostrata scientificamente, in modo indubbio, da J. R. Swanton.
Bibl.: J. R. Swanton, Early History of the Creek Indians and their neighbours, in Bur. Am. Ethn. Bull., LXXIII; A. S. Gatschet, A Migration Legend of the Creek Indians, Filadelfia 1884; D. I. Bushnell, Native Cemeteries and Forms of Burial East of the Mississippi, in Bur. Am. Ethn. Bull., LXXI; id., Native Villages and Sites east of the Mississippi, in Bur. Am. Ethn. Bull., LXIX; J. R. Swanton, The Interpretation of aboriginal Mounds by means of Creek Indian Customs, in Smithsonian Institution ann. Report for 1927, p. 495; D. I. Bushnell, The Choctaw of Bay on Lacomb St. Tammany Parish, Louisiana, in Bur. Am. Ethn. Bull., XLVIII; J. R. Swanton, Indian Tribes of the Lower Mississippi Valley and Adjacent Coast of the Gulf of Mexico, in Bur. Am. Ethn. Bull., XLIII; Clay Mac Cauley, The Seminole Indians of Florida, in Annual Rep. Bur. Ethn., V (1887). Per la lingua: J. C. Pilling, Bibliography of the Mushkogean languages, Washington 1889; J. R. Swanton, The Muskogean connection of the Natchez Language, in International Journal of American Linguistics, III (1924), pp. 46-75; id., The Language of the Taensa, in American Anthropologist, X, p. 24 segg.; id., Unclassified languages of the Southeast, in Intern. Journal of amer. Linguistics, I (1917-20), pp. 47-49; F. G. Speck, Some comparative traits of the Muskogian languages, in American Anthropologist, IX, p. 470 segg.