MUSPILLI
. È il titolo, che sembra doversi interpretare "incendio universale", di un componimento frammentario medio-alto-tedesco, in dialetto bavarese del sec. IX, composto di un centinaio di versi allitterati di contenuto religioso cristiano. Esso ci pervenne in un unico manoscritto, che fu scoperto nel monastero di St. Emmeran e che è stato anche ritenuto opera della mano di Ludovico il Tedesco, perché trovato in un libro di preghiere a lui donato dall'arcivescovo Adalram di Salisburgo. Esso descrive con una certa vivacità di espressione e una certa forza d'immagini il destino delle anime dopo la morte, la lotta degli spiriti celesti e infernali per il possesso dell'anima, e infine la lotta di Elia con l'Anticristo.
Nel racconto sono palesi alcune concordanze con la mitologia nordica, come essa si venne artisticamente formando nei libri dell'Edda, e particolarmente nella descrizione del crepuscolo degli dei. Taluni perciò vi cercarono reminiscenze pagane, identificando Elia con Odino e l'Anticristo col lupo Fenris. Ma, in realtà, la materia del racconto deriva sostanzialmente dalle rappresentazioni cristiane, che sono anche il fondamento principale della visione eddica dell'incendio finale. La lotta di Elia ha la sua radice nell'Apocalisse (11, 3), e cristiana d'origine e di spirito è pure la descrizione del giudizio universale, la dottrina del doppio giudizio, della lotta dell'angelo col diavolo per il possesso dell'anima. Il colorito germanico vi si è solo sovrapposto. Il Bäsecke ha mostrato i rapporti del poemetto con la poesia anglosassone.
Soprattutto la voce muspilli, che ricorre nel 57° verso e per la quale il primo editore, lo Schmeller, diede il titolo al componimento, ha indotto alla ricerca di reminiscenze pagane, per l'identificazione con la parola muspell, che ricorre nella mitologia nordica, dove compaiono nell'universale ecatombe del Ragnarök combattendo anche gli uomini di Muspell ("Muspells lydir") e Muspell è, secondo Snorre, re di Muspellsheimr (mondo del fuoco), e dove con l'immagine d'un universale incendio era collegata l'idea della fine del mondo. Alcuni affermano invece che la parola stessa sia sorta in Germania dopo la conversione, forse composta con la voce latina mundus, e di là si sia propagata nei paesi del settentrione.
Bibl.: Per il testo vedi K. Müllenhoff und W. Scherer, Denkmäler deutscher Poesie und Prosa aus dem 8-12. Jahrh., Berlino 1864, e l'Althochdeutsches Lesebuch del Braun. Traduzione neotedesca di W. Storck, Die letzten Dinge. Muspili und Gedichte verwandten, Inhalts, Münster 1905. Traduzione italiana, A. Baragiola, Muspilli ovvero l'incendio universale, Strasburgo 1882, contenente anche la versione della Preghiera di Westobrunno. Per le questioni storiche e critiche, v. Grace, Quellen und Verwandtschaften der älteren germanischen Darstellungen des Jüngsten Gerichts, Halle 1908, e specialmente Bäsecke, in Atti della Preuss Akad. der Wiss., XXI (1908), e id., Muspilli, Halle 1933.