MUTA (fr. mue; sp. muda; ted. Häutung; ingl. molt)
È un processo che si verifica periodicamente in molti animali e consiste nel rinnovamento di tutto il tegumento o di alcune sue parti. Negli Artropodi (v.) avviene con frequenza, ed è indispensabile per l'accrescimento corporeo. Il tegumento di questi animali, rigido per la chitina e i varî prodotti escretizi in esso accumulati, si rompe, e l'animale esce dalla propria spoglia (esuvie) rivestito di un tegumento sottile e morbido, che consente l'accrescimento in volume. Quando anche questo sia chitinizzato e nuovamente insufficiente a contenere l'animale, avviene una nuova muta. Il periodo della muta è un periodo critico per l'animale, che non è più protetto dalla corazza chitinosa, e che talvolta dura fatica a liberarsi dalla spoglia antica. Il processo avviene secondo modalità caratteristiche per ogni specie. Un altro importante significato fisiologico della muta è la liberazione dai prodotti escretizî accumulati nel tegumento, che funziona così da emuntorio (v. metamorfosi).
In alcuni Rettili (lucertole e serpenti) avviene annualmente un processo simile, per cui l'animale si libera di tutto lo strato corneo dell'epidermide, che il volgo chiama "camicia". Anche negli Anfibî avvengono mute più o meno complete. Nei Mammiferi invece lo strato corneo della pelle si desquama continuamente, e non si ha quindi una vera e propria muta, ma un rinnovamento continuo degli elementi epidermici. Gli Uccelli poi si spogliano periodicamente delle penne, che vengono sostituite da altre rigenerate dai follicoli; anche a questo processo si dà il nome di muta.