mutazione
Solo nel Convivio, come sinonimo di ‛ mutamento ' (v.), che invece ricorre esclusivamente in un passo della Commedia.
In III IX 11 si riferisce alla possibilità, per un corpo, di divenire diverso da quello che precedentemente era: avvegna che la stella sempre sia d'un modo chiara e lucente, e non riceva mutazione alcuna se non di movimento locale... In IV XIV 3 allude invece al fatto che due persone siano tra loro diverse per stato o per condizione: questa loro ragione... toglie via che villano uomo mai possa essere gentile per opera che faccia, o per alcuno accidente, e toglie via la mutazione di villano padre in gentile figlio.